Giorgia Meloni, intanto, conferma la propria linea: niente fiducia al premier incaricato, "sull'astensione valuteremo"
Si è concluso alle 18 il voto su Rousseau con cui gli iscritti al M5s potevano esprimere il loro sostegno al governo Draghi. Il "sì" ha vinto col 59,3% delle preferenze, vale a dire 44.177 voti a favore contro 33.360. "Sei d'accordo che il Movimento sostenga un governo tecnico-politico che preveda un superministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal Movimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?", recitava il quesito.
Si è concluso alle 18 il voto su Rousseau con cui gli iscritti al M5s potevano esprimere il loro sostegno al governo Draghi. Il "sì" ha vinto col 59,3% delle preferenze, vale a dire 44.177 voti a favore contro 33.360. Leggi l'articolo
"Mattarella ha messo a disposizione del Parlamento una delle figure più autorevoli e prestigiose. Il successo per la formazione del governo dipende dall'alleanza tra LeU, M5s e Pd. Se tale alleanza fosse venuta meno lo stesso Draghi ne avrebbe sofferto politicamente". Lo ha detto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, alla direzione del partito.
Chiusura in calo per lo spread tra Btp e Bund tedeschi, a 91 punti base rispetto all'apertura di stamane a 96 punti. Il rendimento del decennale italiano si attesa allo 0,45% e ritocca il minimo storico registrato ieri (0,488%), in attesa delle prossime mosse per la formazione del nuovo Governo guidato da Mario Draghi.
E' stata chiusa alle ore 18 la votazione su Rousseau degli iscritti M5s sul governo Draghi.
"Da Dell'Utri a Bontate: il curriculum di Berlusconi ci impone di dire No al nuovo governo". E' questo il titolo del nuovo articolo di Alessandro Di Battista su Tpi. "Non è accettabile dividere questioni economiche da questioni morali - ha scritto -. Perché nella nostra Italia vi sono stati esempi virtuosi: imprenditori che hanno chiuso, non solo per scelte politiche sbagliate, ma perché assassinati per essersi opposti al pizzo. E l'hanno fatto mentre un imprenditore che oggi viene ricevuto con tutti gli onori nelle stanze del potere romano non ha fatto altro che pagare, pagare e ancora pagare. Ed oggi rischia di tornare al governo del Paese".
"Per porre un limite agli attacchi vergognosi contro esponenti del M5s ci sono solo due strade: ci si piega o si continua a lottare. Ma solo nel secondo caso si potrà dare all'Italia un'informazione libera da partiti e lobby. Per questo su Rousseau ho votato no", scrive su Facebook Danilo Toninelli. "Per evitare di sedersi al tavolo con certi personaggi che sono tra i motivi per cui è nato il Movimento", aggiunge.
"Io mi fido di Beppe Grillo, che è sempre stato più lungimirante di tutti noi. Io mi fido di Giuseppe Conte, perché non era scontato che dicesse di votare Sì su Rousseau per la formazione del nuovo governo. E' stato un gesto di grande responsabilità. Io mi fido di voi, di quello che abbiamo fatto insieme negli ultimi otto anni". Così il ministro degli Esteri, Lugi Di Maio, in un post su Facebook invitando gli iscritti M5S a votare Sì sulla piattaforma Rousseau per l'appoggio al governo Draghi.
"Qualora vincesse il No, ci sarà da stabilire se il voto del Movimento 5 stelle al nuovo governo sarà negativo o di astensione". Lo ha detto Davide Casaleggio, rispondendo, alla domanda se teme una scissione: "Io spero che ci sia una grande partecipazione al voto".
Ha preso il via sulla piattaforma Rousseau la votazione degli iscritti sul governo Draghi. Il voto sarà possibile fino alle 18 e i risultati, si legge sul blog delle Stelle, "saranno pubblicati dopo le 19".
"Voterò Sì". Così si apre un post pubblicato su Facebook dal presidente della Camera Roberto Fico, che spiega: "Il Movimento in queste ore consulterà i propri iscritti per decidere se partecipare a un governo che metta al centro il superamento delle emergenze attuali, il Recovery Plan e la transizione ecologica, guidato da Draghi. Il momento delicato che il Paese sta vivendo ci impone una riflessione seria e un'assunzione di responsabilità".
"Il tentativo di convincerci c'è stato, ma chi ci conosce sa che su queste cose abbiamo una parola sola". Lo afferma la leader FdI, Giorgia Meloni, rimarcando il suo no al governo Draghi. "Se ci asterremmo lo valuteremo alla fine, sulla base del perimetro del governo e del programma. Di certo, non voteremo la fiducia. Dall'opposizione non avremo preconcetti e se ci saranno provvedimenti che riteniamo giusti li voteremo", aggiunge a Il Fatto Quotidiano.
Il premier uscente Giuseppe Conte auspica che il nuovo governo possa formarsi al più presto. Tuttavia, sottolinea a Il Corriere della Sera, "è evidente che, essendo il quadro delle forze che si dichiarano disponibili ad appoggiare la maggioranza molto esteso, possa risentirne la coesione". Il rischio, dice Conte, è che possano aumentare "le difficoltà nell'azione di governo, rispetto a questioni che esulino dalla stretta emergenza".
"Credo che il nostro compito sia quello di far nascere questo governo, di forte impronta europeista, assicurando appoggio e proposte per la ripresa dell`Italia. Ben venga una discussione sul merito dei contenuti anche all`interno del Pd, ma non mi pare il tempo di conte interne". Lo afferma il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, a La Repubblica. "Non guido alcun asse, né appartengo a correnti", aggiunge.