Il presidente della Camera: mercoledì si vota perché il premier tuteli il nostro Paese in Europa. Lezzi: "Naturale insorgere dopo la fuga in avanti di Gualtieri". Brescia (M5s): "Il governo non è a rischio"
M5s, Fico ai suoi: grazie della fiducia
Il presidente della Camera Roberto Fico parla del "voto di mercoledì" dicendo che "riguarda il mandato da dare al presidente Conte per il Consiglio europeo dove dovrà tutelare le posizioni e gli interessi del nostro Paese". E afferma che M5s e maggioranza hanno il dovere di sostenerlo, mentre la dissidente Lezzi avverte: "No ai veti o ai distinguo del Pd dopo la fuga in avanti di Gualtieri".
Fico: "Un conto è la riforma, un conto accedere al Mes" - Sulla riforma del Mes, il numero uno di Montecitorio chiarisce, intervistato dal "Corriere della Sera": "Una cosa è la riforma, un'altra è accedere al Mes, cosa di cui non si parlerà mercoledì e su cui comunque non sono d'accordo. La riforma presenta punti migliorativi, ma altri nodi non sono sciolti. Non è la miglior riforma possibile. Si tratta di un percorso avviato da più di un anno, che va letto nell'ottica della posizione italiana in Europa. Non dimentichiamo il brillante successo ottenuto dopo un complesso e serrato negoziato sul Recovery".
Rosato: "Una buona notizia il rientro della fronda M5s" - Il vicepresidente della Camera Ettore Rosato ha detto a "Un giorno da pecora": "La fronda M5s sul Mes è rientrata? E' una buona notizia". E sulla posizione di Iv: "Noi non abbiamo nessuna voglia di far cadere il governo. Un governo è fatto da una maggioranza che porta avanti un progetto condiviso. Non possiamo leggere sui giornali quello che si vuole fare. E' una questione di metodo ma anche di contenuto che è inaccettabile. Non possiamo mettere dei manager e burocrati al posto dei ministri, definiti i più bravi del mondo, a gestire la più ampia partita di risorse dai tempi del Piano Marshall".
Lezzi: "No ai veti del Pd" - "Cosa fa Gualtieri pochi giorni fa? - ha scritto su Facebook la senatrice M5s Barbara Lezzi -. In totale spregio del Parlamento approva in Europa la modifica del Mes pur senza avanzamenti dell'Edis. E' stato naturale per il M5s insorgere di fronte al ministro a cui dà la fiducia che tradisce con spocchia la maggioranza relativa che lo sostiene. Ci mancherebbe altro. Ora si tratta di formulare una risoluzione per il presidente Conte, che è chiamato in Europa a dare il via libera alla riforma del Mes". La Lezzi si rivolge a Marco Travaglio, titolando il post "Né inutili idioti né fessi". E continua: "Lei potrà darmi della Bertinotti, dell'utile idiota così come altri suoi colleghi potrà insultarmi e denigrarmi ma, dopo la fuga in avanti del ministro Gualtieri, il Partito democratico non potrà porre veti o distinguo. La mia linea rossa è questa e non posso cambiarla. E' questione di coscienza tanto gli articoli si costruiscono secondo le esigenze da soddisfare ed è così che si passa dall'esser poltronari e incoerenti o scappati di casa a frondisti irresponsabili. Meglio fare la cosa giusta".
Di Maio: "Prevalga la responsabilità" - A mediare è intervenuto il ministro Luigi Di Maio, che ha scritto in una nota: "E' un bene che si stia andando verso un punto di caduta nel Movimento 5 stelle a proposito del voto di mercoledì e mi auguro si raggiunga un punto di incontro quanto prima. Era ciò che avevo fortemente auspicato e per cui ho lavoato insieme a tutti gli altri. Come ho ribadito più volte, il no all'utilizzo del Mes resta fermo, ma il voto sarà sul governo, su una risoluzione, sul presidente del Consiglio. Prevalga la responsabilità".
Brescia (M5s): "Il governo non è a rischio, basta divisioni" - Non esiste nessun rischio secondo Giuseppe Brescia, presidente della commissione Affari costituzionali della Camera ed esponente M5s. "Mercoledì - dice alla "Stampa" - sarà senza dubbio un giorno delicato. Sono certo che il M5s e la maggioranza troveranno la maturità necessaria a superare tutte le differenze e votare insieme un testo. Non ci possiamo permettere polemiche e divisioni in questo fase. Francamente è uno spettacolo surreale". E sulla fronda aggiunge: "In passato sono stato anch'io in dissenso, ma ho sempre rispettato le decisioni, provando nel mio piccolo a cambiarle. Non temo chi scappa dal trovare una soluzione condivisa, accecato dalle ideologie. Voteremo per sostenere il presidente del Consiglio ai tavoli europei".