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Ultimo aggiornamento: 4 anni fa

AL QUIRINALE

Governo, Draghi accetta l'incarico di premier e presenta la lista dei ministri

Il nuovo presidente del Consiglio ha comunicato i nomi del suo esecutivo dopo aver incontrato al Quirinale il Capo dello Stato Sergio Mattarella

12 Feb 2021 - 20:23
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  | Mario Draghi - Presidente del Consiglio
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Mario Draghi - Presidente del Consiglio

Mario Draghi - Presidente del Consiglio

Mario Draghi ha accettato l'incarico di formare il nuovo governo e, dopo aver incontrato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha presentato la lista dei suoi ministri (8 donne e 15 uomini). Tra i confermati Luciana Lamorgese all'Interno, Roberto Speranza alla Salute, Luigi Di Maio agli Esteri, Dario Franceschini alla Cultura, Lorenzo Guerini alla Difesa. Daniele Franco va all'Economia. Al Turismo entra Massimo Garavaglia.


E' terminato il colloquio a Montecitorio tra il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il presidente della Camera, Roberto Fico. L'incontro, iniziato alle 21.05, è durato poco più di mezz'ora.


Si è concluso il colloquio tra Mario Draghi e la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. L'incontro è durato circa 40 minuti. Ora il premier andrà alla Camera per informare il presidente dell'Assemblea di Montecitorio, Roberto Fico, di aver sciolto la riserva e presentato la lista dei ministri del suo governo.



Mario Draghi è appena arrivato al Senato, per un incontro di cortesia con il presidente di Palazzo Madama, Maria Elisabetta Alberti Casellati, dopo aver sciolto la riserva al Quirinale.


"Il super-ministero chiesto da Beppe Grillo non c'è. Il ministero dell'Ambiente non sarà fuso con il ministero dello Sviluppo economico. Eh no, perché il ricco ministero dello Sviluppo economico sarà affidato alla Lega con Giorgetti. Noi non abbiamo votato per questo sulla piattaforma Rousseau." Lo scrive la senatrice M5s Barbara Lezzi.


Dopo aver accettato l'incarico e presentato i ministri della sua squadra di governo, Mario Draghi ha lasciato il Quirinale.


Roberto Garofoli è sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.


Al ministero della Salute resta Roberto Speranza.


Dario Franceschini del Partito democratico resta al ministero della Cultura.


Cristina Messa è il nuovo ministro dell'Università.


Patrizio Bianchi è il ministro dell'Istruzione.


Il dem Andrea Oralndo è il nuovo ministro del Lavoro e delle Politiche sociali. 


Enrico Giovannini è il nuovo responsabile di Infrastrutture e Trasporti.


Marta Cartabia, già presidente della Corte Costituzionale, sarà ministro della Giustizia.


Il nuovo ministero della Transizione ecologica va a Roberto Cingolani


Alle Politiche agricole, alimentari, forestali, va il pentastellato Stefano Patuanelli.


Massimo Garavaglia sarà ministro del Turismo.


Al ministero dello Sviluppo economico va il leghista Giancarlo Giorgetti.


Erika Stefani è il nuovo ministro alla Disabilità.


Daniele Franco succede a Gualtieri al ministero dell'Economia.


Renato Brunetta sarà il ministro della Pubblica amministrazione.


Sarà Lorenzo Guerini il responsabile della Difesa nel nuovo esecutivo Draghi.


Luigi Di Maio riconfermato da Mario Draghi al ministero degli Esteri.


Luciana Lamorgese confermata da Draghi ministro degli Interni.


Mariastella Gelmini ministro per Affari generali e Autonomie.


Mara Carfagna sarà ministro per il Sud e coesione territoriale.


Elena Bonetti sarà ministro delle Pari Opportunità.


Fabiana Dadone sarà ministro alle Politiche giovanili.


Vittorio Colao sarà ministro dell'Innovazione tecnologica e transizione digitale.


Mario Draghi ha scelto Federico D'Incà per il ministero ai rapporti con il Parlamento.


Mario Draghi ha sciolto la riserva e ha accettato di formare il nuovo governo. Il giuramento avrà luogo domani, sabato 13 febbraio, alle 12.


Come da prassi istituzionale, dopo il suo passaggio al Quirinale il premier incaricato Mario Draghi incontrerà il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, e quello della Camera, Roberto Fico.


Il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi è giunto al Quirinale.


"La votazione su Rousseau porta diversi scontenti, ma i temi importanti sono stati recepiti da questo governo. Ora bisogna ricompattare il Movimento". Lo ha detto il capogruppo M5s alla Camera Davide Crippa a RaiNews24. "Io ho contessa di numeri estremamente più esigui - dice dopo lo strappo di Di Battista -. E poi, come da statuto, il voto su Rousseau impone ai parlamentari di adeguarsi alla rete. Chi non si adegua dovrebbe quantomeno dimettersi. L'azione collettiva del M5s è questa: mettersi a disposizione e se non ci si ritrova più nel percorso tracciato lasciare spazio a chi può portarlo avanti. Non si esce e si fa una fronda diversa". 


L'attesa per il nuovo esecutivo, che avrà un largo appoggio parlamentare che comprenderà i tre maggiori partiti (M5s, Pd e Lega), ha spinto lo spread a scendere ai nuovi minimi sotto quota 90 punti base, con tassi Btp ai nuovi minimi storici. In questo contesto l'indice Ftse Mib, dopo una prima parte di giornata sottotono, ha chiuso a 23.410 punti, con un rialzo dello 0,44%. 


E' arrivato il momento più atteso. Dopo due giri di consultazioni, Mario Draghi ha messo a punto la squadra che lo affiancherà: dovrebbe trattarsi di un mix tra ministri tecnici e ministri politici, con i partiti che hanno dato le loro indicazioni ma che attendono di conoscere le scelte finali di Draghi, ovviamente avallate dal Presidente della Repubblica. 

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