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I voti contrari sono stati 79, 5 gli astenuti. Assenti i senatori a vita Rubbia, Segre, Piano, Napolitano e i senatori Rojc e Magni
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Dopo la fiducia ottenuta alla Camera, il governo Meloni incassa anche la fiducia del Senato con 115 voti favorevoli, 79 contrari e 5 astenuti. "Sono ovviamente soddisfatta", ha commentato Giorgia Meloni lasciando Palazzo Madama. "Un piano contro il caro energia e pronti alla lotta alla speculazione", aveva annunciato la premier nella sua replica, ricordando che "l'Italia ha tante criticità, ora operazione verità".
"Ovviamente sono soddisfatta". Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, lasciando il Senato dopo aver incassato la fiducia. Visibilmente emozionata la neo-premier ha salutato la piccola folla di fan che l'ha a lungo applaudita all'uscita da Palazzo Madama. Poi il tweet: "Anche il Senato ha votato la fiducia al governo. Abbiamo presentato in campagna elettorale un programma chiaro e dettagliato. Manterremo gli impegni: il
vincolo tra rappresentante e rappresentato è l'essenza della democrazia. Subito al lavoro per rispondere alle urgenze dell'Italia".
Il Senato ha approvato la mozione di fiducia al governo presieduto da Giorgia Meloni con 115 voti favorevoli, 79 contrari e 5 astenuti. Assenti i senatori a vita Carlo Rubbia, Liliana Segre, Renzo Piano, Giorgio Napolitano e i senatori Tatjana Rojc e Tino Magni.
E' iniziato in Senato l'appello nominale dei senatori per la fiducia al governo Meloni. Chiamati per nome, sfileranno sotto il banco della presidenza annunciando a voce alta il loro sì o il loro no alla mozione di fiducia. L'intera operazione dovrebbe richiedere circa 45 minuti.
"Famiglie e imprese chiedono aiuto, non possiamo non dare risposte". Lo ha detto Silvio Berlusconi nella dichiarazione di voto in Aula per la fiducia al governo.
"La riforma della giustizia è una priorità irrinunciabile, per una questione non solo di durata ragionevole dei processi ma soprattutto per una questione di civiltà e di libertà. Una riforma davvero garantista, non contro la magistratura ma per il diritto, per l'equità, per la libertà". Lo ha detto Silvio Berlusconi nel suo intervento.
"Riconosciamo il valore della scienza, certo, per questo non la scambiamo con la religione. Quel che contestavamo delle scelte prese dai precedenti governi è che non ci fossero evidenze scientifiche alla base di alcuni provvedimenti. Non c'erano certezze che i vaccini facessero bene ai ragazzi di 12 anni ma li abbiamo vaccinati, quando tutti erano d'accordo che a loro facesse bene lo sport ma gli abbiamo impedito di farlo. Abbiamo impedito una cosa sulla quale c'erano certezze e obbligato un'altra in cui non c'erano evidenze" scientifiche. Lo dice il premier Giorgia Meloni in Aula al Senato in occasione della fiducia al governo.
"In tutta la mia vita non ho mai lavorato per impedire a qualcun altro di dire ciò che voleva dire". Lo ha detto Giorgia Meloni in Senato, aggiungendo: "Non l'ho mai fatto. Ma quelli a cui la senatrice Ilaria Cucchi si riferiva erano manifestanti che con un picchetto volevano impedire ad altri di esprimere le loro idee. La democrazia è nel rispetto delle idee altrui. Altrimenti che facciamo? Consentiamo che chi non la pensa come noi impedisca di farci parlare? Se la mia parte politica impedisse a un'altra parte politica di parlare sarei la prima a denunciarlo".
"Confermo che metteremo mano al tetto al contante che, tra l'altro, penalizza i più poveri, come emerge anche dai richiami alla sinistra da parte della Bce". Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in replica dopo la discussione sulla fiducia al Senato, sottolineando anche che la lotta al contante "rischia di non favorire la nostra competitività. Visto che Paesi come Austria o Germania non ce l'hanno".
Parlando della "questione meridionale", Giorgia Meloni ha dichiarato l'obiettivo di "impedire che una ricchezza prodotta al Sud vada in altri territori. Nella tragedia della situazione energetica si nasconde una piccola grande occasione che riguarda il mezzogiorno. Al Sud c'è tutto per produrre le rinnovabili. Potremmo fare del Mezzogiorno d'Italia l'hub energetico d'Europa. Bisogna sbloccare il meccanismo perverso che blocca i fondi strutturali e forse una due diligence su tutte le risorse nazionali".
Giorgia Meloni si è detta d'accordo con Beatrice Lorenzin "sul riconoscimento del valore della scienza e per questo penso che non dobbiamo scambiarla mai con la religione. Quello che non abbiamo condiviso dei vostri governi è il fatto che non ci fossero evidenze scientifiche alla base dei provvedimenti che prendevate durante la pandemia di Covid".
"Non ci renderemo mai disponibili a passare dalla dipendenza dal gas russo alla dipendenza dalle materie prime cinesi, non mi sembra una strategia intelligentissima". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, aggiungendo: "Non possiamo pensare di demolire filiere di eccellenza produttiva nazionale per assecondare obiettivi stabiliti prima della guerra e in un contesto diverso da quello di oggi".
L'emergenza energetica è "la priorità di secondo livello" cui intende lavorare il governo. Lo ha detto Giorgia Meloni, avvertendo che "se non si procederà con velocità, la speculazione ripartirà. Ma tutto quello che c'è da fare lo faremo". In attesa che i provvedimenti in essere "impattino davvero sul costo dell'energia", il governo dovrà "lavorare con molta puntualità a interventi calibrati per le imprese e le famiglie e recuperando risorse dalle pieghe del bilancio, dagli extraprofitti (con una norma che per me è da riscrivere) e dai ricavi dello Stato".
Per contrastare l'aumento dei costi dell'energia bisogna condurre un'azione di "contrasto alla speculazione, perché prima di cercare nuove risorse da scaricare sui nostri figli e regararle agli speculatori, credo che la priorità sia fermare gli speculatori". Lo ha ribadito il presidente del Consiglio Giorgia Meloni in replica al Senato, parlando della fiducia al governo parlando della crisi energetica. "Tutto quello che si può fare contro la speculazione siamo pronti a farlo".
Dagli interventi in Senato "sono emerse diverse criticità, tra cui le scarse risorse che disporremo per affrontare le emergenze". Lo ha detto Giorgia Meloni, nella sua replica a Palazzo Madama. "Emerge una realtà: gli interventi ci aiutano a fare una grande operazione di verità sulle condizioni dell'Italia che ereditiamo anche da chi ci accusa".
Il fondatore e senatore di Forza Italia, Silvio Berlusconi è entrato a Palazzo Madama. Secondo programma, interverrà in Aula per la dichiarazione di voto del suo gruppo sulla fiducia al governo. Sarà il suo primo intervento in Aula dopo 9 anni di assenza dal Senato.
"Il governo è sorto in tempi record, primo impegno che il centrodestra ha mantenuto. È nato un governo guidato la prima premier donna della storia repubblicana, motivo di orgoglio per tutti noi, per il paese, convinti che saprà interpretare in questo gravoso e altissimo e incarico con la determinazione e la forza che la contraddistinguono". Così la capogruppo di FI al Senato, Licia Ronzulli, intervenendo a Palazzo Madama nel corso della discussione sulla fiducia al governo. "Mi conceda una piccola parentesi: ci hanno voluto rappresentare divise, diverse, ma in realtà noi sappiamo bene quante cose ci legano e ci accomunano da figlie, madri, donne, esponenti del centrodestra. Abbiamo combattuto e continueremo a combattere insieme e orgogliosamente le battaglie per affermare i nostri diritti e i nostri ideali. Lei presidente Meloni ha chiesto il nostro sostegno e non sarà mai sola nel cammino che verrà intrapreso da questo esecutivo verso la rinascita e la ripartenza del Paese".
"Il suo è stato un manifesto programmatico e mi preoccupa che non si sia affrontato per nulla uno dei nodi più importanti e complessi della nostra società ed economia che è il futuro della ricerca biomedicale e del nostro servizio sanitario nazionale. In questi tempi dove ogni risorsa è preziosissima non possiamo permetterci di perdere gli investimenti già previsti per la salute. La salute non deve essere la cenerentola dell`agenda di Governo. Se il PIL scenderà, diminuiranno le risorse del fondo sanitario e a farne le spese saranno solo i pazienti". Così la vice presidente dei senatori del Pd Beatrice Lorenzin nel suo intervento in aula a Palazzo Madama durante la discussione sulla fiducia al governo Meloni.
"La lotta alle ingiustizie e alle disuguaglianze sono dimenticate nel programma di governo". Lo afferma in Aula la senatrice Ilaria Cucchi di Alleanza Verdi e Sinistra nel corso del dibattito sulla fiducia al governo Meloni. "Il sistema penitenziario italiano non ha bisogno di più carceri ma di carceri migliori e di meno detenuti. Per questo auspico una riforma del codice penale che depenalizzi e riduca il carcere ad extrema ratio, ma di questo nel programma del governo più a destra del Paese non c'è traccia. Noi pensiamo che le vostre ricette non risolveranno i problemi del paese, ma anzi li aggraveranno, e per questo non voteremo la fiducia al governo Meloni.
Il senatore e vicepresidente del Gruppo per le Autonomie, Luigi Spagnolli., ha annunciato voto contrario alla fiducia. Ciò in quanto "lo sviluppo dei nostri territori passa anche da una politica di sistema sulla montagna, che è clamorosamente mancata nelle parole della presidente Meloni" mentre invece "esiste un ministero per il Mare".
Per Marco Lombardo, di Azione-Italia Viva, "le parole di Giorgia Meloni, pur con passaggi condivisibili sulla politica estera , sui mercati e sul posizionamento internazionale, sono tuttavia quelle di un leader ancora in campagna elettorale". E "per rassicurare la comunità internazionale, stiamo assistendo a un cambiamento non solo di stile e di toni, ma anche di posizionamento politico. Anche la posizione sul Pnrr è cambiata.Qualcuno diceva 'come si cambia per non morire...' Per tutti questi motivi voteremo contro la fiducia al governo".
Il senatore a vita ed ex premier Mario Monti ha spiegato di condividere "molte linee programmatiche del programma di governo. Alcune di queste linee sono molto diverse, a volte antitetiche, rispetto a quelle che alcuni di voi professavano in passato, spesso demonizzando chi aveva idee più simili a quelle che voi avete oggi. Io di queste evoluzioni mi rallegro, ma avrò bisogno di venire convinto dai fatti. Ecco perché sulla fiducia mi asterrò e valuterò in seguito i singoli provvedimenti".
"Facciamola pure questa Commissione d'inchiesta sulla gestione del Covid per fare un'analisi di quanto accaduto in Italia durante la pandemia, ma allora si parli di tutto, anche delle responsabilità delle Regioni del Nord". Così il senatore Francesco Boccia, secondo il quale bisogna poi evitare misure come quella della regionalizzazione della scuola "tanto cara alla Lega" e dice "no alla flat tax fino a 100mila euro perché si faciliterebbe l'evasione fiscale".
Nelle dichiarazioni programmatiche della premier Meloni "ci sono troppe cose non dette, o dette senza dire e molte contraddizioni". Lo ha detto Stefano Patuanelli (M5s), nella discussione sulla fiducia in Senato. "Per esempio - ha chiesto - come si fa a stare con Orban in Europa e allo stesso tempo chiedere la solidarietà europea sul price cap?". E ancora, "come si fa ad affermare di voler combattere l'evasione e promettere un condono fiscale?". E sul reddito di cittadinanza: "Serve uno strumento per le politiche del lavoro, miglioriamolo insieme ma smettiamo di criminalizzare la povertà. La povertà non è un crimine".
È iniziato al Senato il dibattito sulle comunicazioni del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. La discussione andrà avanti fino alle 16:30, quando sono in programma la replica della leader di Fratelli d'Italia e, a seguire, le dichiarazioni di voto.
"Non c'è spazio per correnti o correntine: siamo più uniti che mai ". Lo ha detto il garante del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, agli eletti riuniti in congiunta.
La Lega ha depositato un progetto di legge per alzare il tetto del contante a 10mila euro. Prima firma dell'onorevole Alberto Bagnai. E' quanto si legge in una nota del partito.
"Dobbiamo combattere l'immigrazione illegale e favorire quella legale". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo al Convegno internazionale per i 50 anni della fondazione Avsi. Dobbiamo "mettere al centro la persona", ha sottolineato
"Non c'è pace senza giustizia e la giustizia in questo caso è la sovranità dell'Ucraina. Qui si tratta di proteggere la libertà di un popolo che non può essere conculcata con la violenza". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo al Convegno internazionale per i 50 anni della fondazione dell'Avsi al Maxxi di Roma.
"Meloni ha detto che non ha avuto mai simpatia per il fascismo? Ci mancherebbe avere nostalgia del fascismo. Se il fascismo è il male assoluto? Direi di sì ma, al di là delle sfumature, la presa distanza c'è e ne prendiamo atto". Lo ha detto il leaderM5s Giuseppe Conte.
"C'è tanto furore ideologico nell'attacco al reddito di cittadinanza. In tutti Paesi è un sistema di protezione sociale. Secondo l'Istat ha salvato un milione di persone dalla povertà. Dire che chi percepisce il reddito ed è idoneo al lavoro deve lavorare è una banalità, una tautologia, acqua fresca. Un atteggiamento serio da parte di chi governa è dire: lavoriamo tutti insieme per migliorare le politiche del reddito". Così il leader M5s Giuseppe Conte arrivando all'assemblea dei parlamentari 5 stelle.
Il M5s si aspettava l'affondo di Giorgia Meloni sul reddito di cittadinanza: "Lo ha fatto per anni - dice a La Repubblica Riccardo Ricciardi, vicepresidente dei Cinquestelle -. Omettendo di dire che tanta gente prende il reddito ma lavorando, avendo quindi una integrazione. Questo perché ci sono i salari bassi, perciò servirebbe il salario minimo che però Meloni non ha mai citato. Poi, si contestano le politiche attive dimenticando che sono le regioni a doverle coordinare, e oggi 14 su 20 sono amministrate dal centrodestra".
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"Giorgia Meloni ha fatto un'infinita lista della spesa con dentro tutti i mali italiani, ma senza una traccia sul 'come' fare le cose. Non c'è alcuna scelta, né idea di Paese. Sembrava di ascoltare Conte o Rumor, altro che rivoluzione sovranista. Tutta fuffa, una noia mortale". Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, in un'intervista a La Repubblica.
"Per la prima volta abbiamo un presidente del Consiglio che disegna un orizzonte di 10 anni con un discorso serio, di alto livello. Ha fatto un atto di coraggio, serietà e lungimiranza, senza pensare se sarà rieletta, ma pensando a fare le cose giuste per il Paese anche se all'inizio forse non tutte saranno comprese". Lo ha detto Guido Crosetto, ministro della Difesa e cofondatore di Fratelli d`Italia, in un'intervista al Corriere della Sera.
Quello di Giorgia Meloni per la fiducia alla Camera "non mi è sembrato proprio" un discorso identitario, ma anzi "un discorso prudente che ha messo in fila la lista delle cose che ogni governo precedente avrebbe dovuto fare, che qualche volta ha promesso di fare, e che nessuno è mai riuscito a realizzare". È la valutazione del filosofo Massimo Cacciari, intervistato dal quotidiano La Stampa.