Il leader di Italia Viva in conferenza stampa dal Senato: "Il governo Meloni chiacchiera, ma in nove mesi non ha avuto la forza di fare la proposta di legge di revisione costituzionale"
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Per Matteo Renzi è arrivato il momento di farsi sentire dal governo, incapace, secondo il leader di Italia Viva, di affrontare i veri problemi del Paese. "Io firmo davanti a voi (giornalisti, ndr), il ddl di revisione costituzionale: disposizione per l'elezione diretta del presidente del Consiglio dei ministri in Costituzione, che il governo Meloni non ha avuto la forza di fare", ha detto il leader di Italia Viva nel corso di una conferenza stampa convocata in Senato. Per l'ex premier, l'esecutivo "chiacchiera, chiacchiera, ha un grande consenso ma fa melina. Questa proposta di legge è messa agli atti il primo agosto e sulla carta ha la maggioranza. Ricordo anche che era nel programma del terzo polo. Vediamo chi ci sta".
Oltre all'elezione diretta del premier, il leader di Italia viva ha annunciato in conferenza stampa di aver apposto la firma ad altre due proposte di legge: una su Italia sicura e l'altra sulla partecipazione dei lavoratori agli utili. Quest'ultima, ha spiegato, è una proposta della Cisl. "C'è chi sta con la Cgil e chi con la Cisl", ha sottolineato il parlamentare.
"A Carlo capita di dare risposte su quello che penso io, ma io non mi permetto di dare risposte su quello che pensa lui. L'elezione diretta del premier era sul nostro programma, questo lo posso dire", ha aggiunto Renzi.
"Il presidente La Russa è stato attaccato per le settimane di vacanza del Senato. A parte che il calendario lo decide la conferenza dei capigruppo ma svelo: non si fa attività in parlamento perché non ci sono le proposte del governo. Io dico a La Russa: c'è la mia proposta, il ddl di iniziativa Renzi e Paita, contro il dissesto idrogeologico e per il ripristino di Casa Italia e Italia sicura. Se il Governo ha voglia di lavorare, la settimana prossima si cancellano le ferie, si vota questa proposta e in due giorni si dimostra che il Parlamento ha voglia di lavorare".
"L'aumento del costo della benzina non dipende solo dal governo ma il governo ha aumentato le accise quando ha stanziato soldi per altri settori, per esempio le società di serie A. Il governo Meloni ha tolto gli sconti sulle accise messi dal governo Draghi e ha dato soldi sulla base di una pressione molto forte di Lotito, alle società di serie A", ha detto ancora Renzi.
Il leader di Italia Viva ha detto la sua anche sul caso Santanché. "Il ministro Santanché alla luce delle sue vicissitudine giudiziarie deve lasciare il proprio scranno di ministro? Non abbiamo mai immaginato di usare le vicende giudiziarie. Non abbiamo partecipato al voto perché questo modo di fare inaugurato da centrodestra e grillini contro di noi, non ci appartiene. Questo non vuol dire che sosteniamo il governo, se domani si va in Aula io voto sfiducia a Meloni, non siamo politicamente dalla loro parte siamo contro, ma non saremo mai tra coloro che utilizzano le vicende giudiziarie per attaccare gli avversari: questo sta in Costituzione e si chiama garantismo. Poi spetta a ciascuno valutare sulla propria posizione in base all'opportunità ".
Secondo l'ex premier, "Patrick Zaki ha un debito di riconoscenza nei confronti di Giorgia Meloni. L'operazione con Al-Sisi l'ha chiusa la Meloni, con l'aiuto di tante persone ma l'ha chiusa la Meloni. Io mi sono complimentato con il presidente del Consiglio".
Il leader di Italia Viva è intervenuto anche sul salario minimo. "Si fa un gran discutere di salario minimo. La proposta di legge di Conte e altri è assolutamente rispettabile, ma io non la condivido per un motivo semplice: è previsto un fondo pubblico per fare il salario minimo. Vai ad aumentare le tasse di tutti gli altri lavoratori. Io oggi firmo qui la partecipazione al lavoro per una governance di impresa partecipata dai lavoratori. Vuol dire che se fai un bel guadagno a fine anno, detasso l'utile se va in tasca ai lavoratori. È uno strumento molto potente contro le disuguaglianze".
Renzi aveva anticipato la conferenza stampa in un post sui social: "In queste ore i problemi geopolitici sono impressionanti, dall'Ucraina all'Africa, dal Medioriente al Sudest asiatico - aveva detto -. Le difficoltà del ceto medio italiano crescono, tra inflazione e benzina, tra liste d'attesa e tasse. Eppure... Eppure sembra che la politica italiana parli di fuffa, del niente. Sono veramente sorpreso". "Anche per questo - prosegue Renzi con un post sui social - è arrivato il momento di farsi sentire. Mettere i puntini sulle i. E dare una mano, sul serio. Facendo, finalmente, chiarezza".