Governo, Renzi sale al Quirinale Sedici ministri, otto saranno donne
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Alfano smentisce lo scontro con il premier incaricato per avere sia il Viminale che la vicepresidenza. Opterà per il Viminale. Padoan a un passo dal ministero dell'Economia
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Continua da oltre due ore il colloquio tra il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e il premier incaricato, Matteo Renzi, salito al Colle con la lista dei ministri. In Cdm siederanno, secondo fonti della maggioranza, 8 donne e 8 uomini. Renzi avrebbe posto Angelino Alfano di fronte a un aut aut: o vicepremier o Viminale. Ma è proprio Alfano a smentire: "Non ho mai chiesto entrambe le cariche". Pier Carlo Padoan a un passo dal ministero dell'Economia.
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Il premier incaricato avrebbe posto Alfano di fronte all'alternativa durante la riunione della notte, a cui hanno partecipato anche Graziano Delrio, Dario Franceschini, e Maurizio Lupi. "O resti vicepremier, o ministro dell'Interno", gli avrebbe detto Matteo Renzi. E avrebbe tagliato corto: "Basta con il rilancio. Io vado al Colle, fatemi sapere la vostra scelta". Sulla questione Alfano ha risposto: "Non si è posto questo problema, non ho mai chiesto entrambe le cariche". Poi, sulla squadra di governo, ha aggiunto: "Il mio unico obiettivo, insieme a Ncd, è fare un lavoro utile per l'Italia. Sono abbastanza soddisfatto, ci sono le condizioni per fare una buona squadra".
Totoministri - Dovrebbe essere un governo snello quello che si appresta a formare il premier incaricato, Matteo Renzi. Ci sarebbero 16 ministri, tra cui otto donne. All'Economia sono sempre più insistenti le voci della nomina di Pier Carlo Padoan, ripartito da Sydney alla volta di Roma. Ncd confermerebbe i suoi tre ministri, tra cui Alfano all'Interno, ma non più vicepremier. Per lo Sviluppo economico in pole position c'è l'amministratore delegato di Fs, Mauro Moretti, mentre al Lavoro ha ripreso forza la candidatura di Tito Boeri.
Renzi a Largo del Nazareno - Il premier incaricato, prima di salire al Colle, si è recato a Largo del Nazareno, ma non ha risposto alle domande dei giornalisti. Già questa mattina, si era limitato a rispondere: "E' una bella giornata, c'è il sole. Era una giornata perfetta fino a qualche minuto fa", aveva aggiunto alludendo all'assedio di fotografi e cronisti.
I dubbi sulla tenuta - Il gruppo Popolari per l'Italia è convinto che al Senato Renzi non abbia la maggioranza, mentre il senatore Pd Corradino Mineo, alla domanda se sia vero che Civati non sarebbe per scontata la fiducia del suo gruppo a Renzi, replica: "Uscire dal Pd è solo un'ipotesi. Ma potrebbe esserci la possibilità a Palazzo Madama di creare il Nuovo centrosinistra con noi civatiani, Sel e alcuni M5s. Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni, ma l'ipotesi sarebbe una novità molto positiva perché rappresenterebbe un contraltare all'Ncd e al freno inserito".
Cuperlo: "Bene Padoan. Fiducia? Civati ci pensi" - "In un governo nato con queste caratteristiche il ministro dell'Economia è un ruolo fondamentale - dice Gianni Cuperlo -. Renzi ha parlato di discontinuità rispetto al passato. Bene. Certo, potrebbe servire un profilo più politico di quello che c'è stato finora. Ma è indubbio che quella di Pier Carlo Padoan è una figura di assoluta competenza". E sul dibattito sulla fiducia osserva: "Nessun problema sul voto di fiducia. Mi auguro che anche l'area di Civati rifletta sul fatto che non votare un governo guidato dal segretario Pd sarebbe una decisione molto gravosa".
Biancofiore: "Renzi apra a Forza Italia" - Micaela Biancofiore (Fi) commenta così la notizia che Renzi non avrebbe la maggioranza al Senato: "Il premier incaricato ha due possibilità: rovesciare il piatto e varare una Grosse Koalition alla tedesca tra Pd e Forza Italia oppure andare al voto".