Il ministro ha parlato anche della crisi libica e dell'attuale fase del M5s, annunciando per marzo gli Stati generali del Movimento
Di Maio contro Salvini sul caso Gregoretti, che vede il leghista accusato di sequestro di persona per aver impedito lo sbarco di 116 persone. "La nave Diciotti la bloccammo perché l'Ue non voleva prendersi una parte dei migranti. Il caso Gregoretti è arrivato un anno dopo ed è propaganda perché la redistribuzione era già in corso in tutta Europa", ha detto a Studio Aperto. Sul futuro del M5s: "Capo politico da solo non può farcela".
"Ero vicepresidente del Consiglio dei ministri quando ai tempi della Diciotti bloccammo quella nave perché l'Ue non voleva prendersi una parte dei migranti a bordo e mi sono autodenunciato alla magistratura. I due casi sono completamente diversi", ha spiegato.
Libia, "a Berlino auspico accordo cessate fuoco" Di Maio ha affrontato anche il caso Libia. "Ci ritroviamo ad affrontare una crisi in cui ci sono i libici che si combattono ma anche tanti altri Paesi che li sostengono. Domenica li mettiamo tutti intorno a un tavolo, alla Conferenza di Berlino, e si esce da lì se si è d'accordo sul cessate il fuoco, sul fatto che non si inviano più armi in Libia. Così potremo fermare il rischio terrorismo che, ricordo, abbiamo a 200 chilometri dalle coste italiane", ha ricordato il capo politico del M5s.
M5s, "il 15 marzo gli Stati generali" "Abbiamo qualcuno che si è fatto eleggere con il M5s, circa una decina di persone su oltre trecento parlamentari, che ha deciso di andarsene al gruppo Misto. Per me in Italia invece, come in tanti Paesi d'Europa civili, non te ne vai al Misto se hai cambiato idea, te ne vai a casa e ti fai rieleggere", ha sottolineato il ministro parlando dei parlamentari usciti dal Movimento. "Credo che il M5s stia attraversando una fase in cui deve cambiare tante regole interne e tanti valori di riferimento perché i molti obiettivi del programma sono stati realizzati e per questo il 15 marzo ci saranno gli Stati generali".
"Capo politico da solo non può farcela" Gli Stati generali serviranno "per mettere finalmente in piedi una nuova carta dei valori e anche un'organizzazione più' efficace perché da solo il capo politico non ce la può fare". "Sono fiducioso - ha aggiunto - che possiamo migliorare il movimento. In dieci anni abbiamo approvato tante leggi che erano la nostra identità. Ci sono cose nuove da fare e dobbiamo riorganizzare le nostre forze ed i nostri obiettivi".