"Noi siamo in guerra con l'Eurotower e vogliamo salvare le nostre aziende". Il leader del M5S presenta la sua campagna referendaria anti-euro attaccando Juncker e la Germania
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"Siamo stanchi dei sacrifici, vogliamo riprenderci la sovranità della nostra moneta, salvare le nostre aziende; è caduto il Muro, non quello delle carte di credito". Lo ha detto il leader del M5S Beppe Grillo presentando la campagna referendaria anti-euro al Parlamento Ue. "Noi non siamo in guerra con l'Isis o con la Russia, ma con la Bce!", ha aggiunto. "Juncker da chi è stato eletto? Si tratta di un ex ministro delle Finanze di un paradiso fiscale".
Il leader M5S ha aperto così la sua iniziativa per raccogliere firme per il referendum contro l'euro, nella sala del Parlamento europeo prenotata dal gruppo euroscettico Efdd. E commenta, entrando: "Abbiamo una sala? Sembra un teatrino". All'appuntamento, tra gli altri, anche l'eurodeputata della Lista Tsipras, Barbara Spinelli.
Poi, ha lanciato una nuova stoccata sull'Europa e sulla Germania: "Mentre glorifica il Muro, la riunificazione l'abbiamo pagata noi e i cittadini della Ddr". Il leader M5S ha poi lanciato l'avvertimento: "Se cadiamo noi, arrivano i nazisti... Qualcuno dice che siamo noi i nazisti. Ma ve li ricordate chi erano? Abbiamo già fatto una rivoluzione, i partiti sono scomparsi grazie a noi". E ai reporter: "Siate giornalisti di voi stessi. Chiedetevi cosa succede, ve lo dice un ex comico, forse un ex politico".
Nel suo attacco alla Germania, ha toccato anche l'argomento riforma del lavoro, dicendo: "Dobbiamo combattere il Jobs Act tedesco, imposto dai tedeschi, che ha prodotto disastri, una crescita negativa". E ancora, ha attaccato così Bruxelles: "Che io sia qui è un delirio della politica. Un comico che parla di politica nel Parlamento all'Europa", ha detto, è "il mondo che si sta rovesciando. La Germania impone idee e allucinazioni economiche".