PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

"User e password per i servizi online siano forniti dallo Stato": polemiche per le parole del ministro Pisano

L'idea di utilizzare l'identità digitale anche per i siti estranei alla P.a, fa discutere. Il ministro: "Dobbiamo avere certezza" dell'identità di un cittadino. Poi il passo indietro: "Nessuna nuova proposta"

04 Gen 2020 - 22:03
 © LaPresse

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Una sola user e password per accedere a tutti i servizi digitali, non solo a quelli della Pubblica amministrazione. E' l'idea lanciata dal ministro dell'Innovazione, Paola Pisano. "Dovrebbero essere dati dallo Stato, perché lo Stato deve avere certezza dell'identità di un cittadino", ha spiegato. Ma la proposta ha suscitato polemiche sui social in merito a privacy e sicurezza.

"Con l'identità digitale noi avremo un'unica e sola user e password per accedere a tutti i servizi digitali, ma queste user e password potrebbero essere utilizzate non solo per ai servizi digitali della Pubblica amministrazione, ma anche del privato per esempio i nostri conti in banca, andare al cinema, prenotare un auto", ha detto nel corso del programma Eta Beta di Radio 1.

Parole che sui social hanno suscitato qualche polemica, tanto che la Pisano in un tweet ha poi precisato che "l'identità digitale sarà rilasciata dallo Stato e servirà a identificare il cittadino in modo univoco verso lo Stato stesso. In futuro, per aziende e cittadini che lo vorranno, potrebbe essere un ulteriore sistema di autenticazione".

A frenare, nel pomeriggio, è anche il ministero che in un tweet sottolinea: "Nessuna nuova proposta, né nuova password di Stato. Il ministro si riferiva alla Spid già usata da 5 mln di italiani. L'intenzione da discutere con tutti gli interlocutori istituzionali competenti è solo quella di affidarne la gestione direttamente allo Stato".

Il leader di Iv Matteo Renzi commenta; "L'idea è inquietante" e invita il ministro Pisano, in quota 5 stelle, ad attuare il piano già pronto lanciato da Diego Piacentini e Paolo Barberis sull'identità digitale con un'unica app per tutti i servizi della Pa e lasciar perdere le "idee in stile Grande Fratello". Di Gf scrive anche Matteo Salvini. Per il segretario della Lega "questi sono pericolosi". Al deputato dem Filippo Sensi la trovata "mette i brividi": "e mi fermo per carità di patria" scrive su Twitter, dove è conosciuto con lo username Nomfup. Molto perplessa anche l'ex ministra della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, che chiede un confronto urgente sulle scelte complessive del Governo su digitale e dati: "Si tratta di un tema strategico per i diritti dei cittadini, la democrazia e la competitività del Paese. Alcune scelte meritano un approfondimento e un confronto ampio e non possono essere rilasciate ad improvvisazioni estemporanee".

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