Scatta l'operazione dei tagli allo stipendio ai dipendenti di Camera e Senato, ma in molti casi sembra solo un cambiamento di facciata
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Per iniziativa di Pietro Grasso e di Laura Boldrini, scatta il tetto allo stipendio dei dipendenti di Camera e Senato, ma andando a vedere meglio si scopre che le cose non cambieranno poi così tanto. Un esempio? I barbieri "d'oro", che si sono guadagnati questo appellativo grazie alle entrate "dimezzate": perderanno 37 mila euro, ma ne guadagneranno comunque 99 mila euro l'anno.
Guanti bianchi sul tetto - Per quanto riguarda il famoso tetto dello stipendio di 240 mila euro lordi l'anno, l'adeguamento di circa mille stipendi verrà solo nel 2018. Andando a guardare meglio, poi, i guanti bianchi non hanno trattato con estremo riguardo solo i barbieri, ma anche altre categorie di dipendenti, come i segretari, che passano da 156 mila euro a 115 mila. Per capirci, il segretario della Camera guadagnerà "appena" 360 mila euro, 120 mila in più del presidente della Repubblica. E i sindacati non ci stanno.