PREMIER A TUTTO CAMPO

Il premier Letta: "Avanti tutta con Renzi" "Il 2014 l'anno delle grandi opportunità"

Il presidente del Consiglio a tutto campo: "Dopo tre anni di emergenze finanziarie, si parte con un altro passo"

11 Gen 2014 - 12:11
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"Io e Renzi siamo entrambi determinati ad andare avanti. Sappiamo che applicarsi è la nostra priorità, abbiamo il ruolo e la determinazione per farlo". Enrico Letta interviene così dopo l'incontro con il segretario Pd a Palazzo Chigi, allontanando così l'ipotesi delle elezioni anticipate. "Dobbiamo costruire il contratto di coalizione - continua il premier -, il Pd ha eletto un segretario con tanta voglia di fare che darà un contributo importante".

Il premier Letta: "Avanti tutta con Renzi" "Il 2014 l'anno delle grandi opportunità"

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Non solo Renzi nell'intervista rilasciata dal premier venerdì pomeriggio. Letta si mostra determinato e ottimista: "Dobbiamo dare un messaggio molto chiaro agli italiani: all'inizio del 2014, dopo tre anni di emergenze finanziarie, si parte con un altro passo per far ripartire il Paese. Il 2014 può essere l'anno delle grandi opportunità, se vogliamo coglierle".

"Italia sia leader europeo" - A luglio l'Italia erediterà dalla Grecia lo scettro della presidenza del Consiglio dell'Unione europea: "In quel semestre si daranno il testimone i nuovi vertici dell'Europa. Il nostro ruolo credo sarà importante. L'Italia deve avere l'ambizione di giocare come leader europeo".

"Rimpasto? Ne discutiamo entro il 20 gennaio" - Quale futuro per l'esecutivo sorto ad aprile? Letta auspica un cambio di passo e i prossimi dieci giorni si riveleranno decisivi: "Rimpasto? Rappresentanza? Come ho già detto, abbiamo queste due settimane, fino al 20-21 gennaio, in cui discuteremo di tutte le questioni che abbiamo di fronte. Negli ultimi 5 mesi è stata una continua scossa tellurica che ci ha fatto faticare. Oggi c'è una nuova maggioranza e dobbiamo realizzare un cambio di passo".

"Rispetto e lealtà nel contratto di coalizione" - Sarà il "patto di coalizione", in fase di definizione, a dettare l'agenda dei prossimi mesi del governo. Non solo programmi, però, nel patto con gli alleati: "Nel contratto di coalizione introdurrò codici di comportamento molto chiari. Ci deve essere rispetto reciproco e un luogo permanente nel quale assumiamo decisioni con spirito di leale collaborazione", aggiunge il primo ministro.

"Legge elettorale: maggioranza trovi accordo" - Il 27 gennaio l'aula della Camera, salvo cambi di programma, inizierà la discussione sulla riforma della legge elettorale, resa necessaria dalla bocciatura, da parte della Corte Costituzionale, del "Porcellum". "Renzi ha proposto tre progetti, penso che sia importante che la maggioranza si ritrovi in uno di questi - spiega Letta -. Io aiuterò a farlo. Il segretario del Pd fa benissimo a parlare con Forza Italia, Lega Nord e Sel e a sfidare Grillo, ovviamente bisogna partire da una condivisione nella maggioranza".

"Vicenda insegnanti paradossale" - E' stata descritta come uno degli infortuni più gravi dalla nascita del suo governo. Ed Enrico Letta non sembra aver digerito la vicenda dei 150 euro dati agli insegnanti, poi richiesti indietro e infine lasciati ai docenti: "E' paradossale quanto è avvenuto. Abbiamo dato un messaggio terribile alla categoria degli insegnanti che è maltrattata dal punto di vista delle retribuzioni. E' la dimostrazione del fatto che il nostro Paese ha il serissimo problema di burocrazie che non si parlano tra loro".

"Marò, India rispetti impegni" - Nella lunga intervista, il presidente del Consiglio si sofferma poi sulla vicenda dei Marò, lanciando un avvertimento a New Delhi: "Sarebbe inaccettabile che le assicurazioni date dal governo indiano non vengano rispettate, ci aspettiamo che quelle rassicurazioni siano soddisfatte".

"Cognomi, da Strasburgo bastonata all'Italia" - Spazio anche per la sentenza con cui la Corte europea dei Diritti dell'uomo ha bocciato l'Italia perché le nostra normativa non permette di dare ai figli il cognome della madre. Venerdì il governo è intervenuto approvando un disegno di legge: "La sentenza della Corte di Strasburgo, una bastonata all'Italia, è intervenuta su una nostra mancanza: noi siamo intervenuti per sanarla e abbiamo presentato un ddl. Ma so bene che la materia è più ampia e complessa e infatti abbiamo dato mandato ai ministeri competenti per studiare un'altra serie di opzioni".

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