"IMPASSE GIURIDICA INEDITA"

Impresentabili, Cantone: "Errore" "De Luca entri in carica e poi sospeso"

Per il presidente dell'Autorità Anticorruzione, il caso del neo governatore della Regione Campania rappresenta "un'impasse giuridica inedita", la cui soluzione farà giurisprudenza

03 Giu 2015 - 08:57
 © ansa

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"Impasse giuridica inedita": così Raffaele Cantone definisce il "caso De Luca". Il neo governatore della Regione Campania, condannato in primo grado a gennaio 2015 per abuso d'ufficio, per la legge Severino dovrà infatti essere sospeso. L'incognita però è ora rappresentata dal quando: basta la nomina a governatore per far partire la sospensione o è necessario che De Luca abbia assunto regolarmente le sue funzioni e quindi abbia già nominato una giunta?

Proprio su questa distinzione si gioca il futuro dell'appena eletto consiglio regionale campano. Come spiega il presidente dell'Autorità Anticorruzione dalle pagine de "La Repubblica", "se si sospendesse subito, senza consentire ai consiglieri eletti di insediarsi e al consiglio di funzionare anche in rapporto alla giunta, bisognerebbe dichiarare lo scioglimento del consiglio per impossibilità di funzionamento". Così la sospensione prevista dalla legge Severino per i casi di condanna non passata in giudicato, come nel caso De Luca dove si è di fronte solo alla sentenza di primo grado, si trasformerebbe in una decadenza, prevista invece solo per le condanne definitive.

Cantone: "Il caso De Luca farà giurisprudenza" - Una questione prettamente tecnico giuridica rischia, spiega ancora Cantone, di essere "letta con una chiave politica o di strumentalizzazione. Credo che il presidente del Consiglio debba fare appello a tutto il meglio dell'avvocatura dello Stato e dei giuristi italiani. Senza pressioni perché la soluzione che si trova oggi farà giurisprudenza".

Cantone: "La vicenda degli impresentabili è un errore" - Quanto alla cosiddetta lista degli impresentabili, per Cantone, da Rosy Bindi è stato fatto "un grave passo falso, un errore istituzionale". "E' fuorviante e rischiosa la logica di "istituzionalizzare" gli impresentabili", sottolinea Cantone, secondo cui con questa lista si rischia di dare "un bollino blu" agli altri candidati, mentre è più grave che un politico "si accompagni costantemente a persone dell'area grigia o a pregiudicati, rispetto al fatto di essere rinviati a giudizio per un abuso qualunque".

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