non ero in incognito

In fila per il tampone, Virginia Raggi: è una caccia alle streghe, non stavo facendo nulla di illegale

L'ex sindaco di Roma, dopo la foto "incriminata", si sfoga su Facebook: "Le divise vax e No vax sono sbagliate perché creano partigianerie avverse e pronte a scontrarsi"

10 Gen 2022 - 16:22
 © Facebook

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"Alcuni quotidiani hanno rilanciato una fotografia che mi riprende mentre sono in fila, insieme a decine di persone, davanti ad una farmacia in attesa di poter fare un tampone. Chiariamo subito due punti: non stavo facendo nulla di illegale e 'non ero in incognito'". Lo scrive su Facebook l'ex sindaco di Roma Virginia Raggi (M5s). A suo avviso "dobbiamo fermare questa atmosfera di caccia alle streghe".

"Le divise vax e No vax sono sbagliate perché creano partigianerie avverse e pronte a scontrarsi", prosegue la Raggi, denunciando le accuse rivoltegli da più di un esponente politico dopo la pubblicazione della foto in cui viene immortalata in fila davanti a una farmacia, per sottoporsi a un tampone. Sul vaccino "è una scelta che va fatta ascoltando i medici e gli specialisti", prosegue.

L'ex sindaco ribadisce che "a differenza di quanto qualcuno vuole insinuare, non ero in 'incognito' solo perché indossavo un cappuccio per difendermi dal freddo. Se avessi voluto nascondermi (da cosa poi?) avrei cercato una farmacia senza fila". "Ma il punto non è questo. E' piuttosto il clima di odio e discriminazione che si sta generando nel Paese attraverso l'etichetta 'No vax'". spiega.

"Penso ad alcuni articoli letti in questi giorni. Uno mi ha particolarmente colpita: L'identikit del No vax: licenza media, senza lavoro e con disagio abitativo. Al di là della valenza statistica del dato, credo che così facendo si stia innescando un meccanismo di ghettizzazione sociale", conclude Virginia Raggi. 

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