Infernetto, residenti in piazza con il leghista Borghezio e i leader di Casapound
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I manifestanti con un lungo striscione con la scritta "Alcuni italiani non si arrendono"
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Centinaia di persone in piazza all'Infernetto, quartiere alla periferia Sud di Roma dove da sabato scorso sono stati trasferiti alcuni minori stranieri dal centro di accoglienza di Tor Sapienza. I manifestanti sorreggevano un lungo striscione con la scritta "Alcuni italiani non si arrendono". La protesta, indetta dai comitati cittadini, ha visto anche la presenza di uno dei leader di CasaPound, Simone Di Stefano, e dell'europarlamentare Mario Borghezio.
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Periferie in agitazione a Roma e la destra estrema tenta di occupare la scena. Il caso del centro immigrati assaltato a Tor Sapienza si sposta all'Infernetto, estremo sud della città prima del mare, e in piazza sono scese alcune centinaia di abitanti contro il trasferimento di una parte dei migranti nel quartiere. Un sit-in di Forza Nuova si è svolto davanti a X Municipio di Roma, alla stazione Vecchia di Ostia, con la parola d'ordine "Prima gli italiani". In via Salorno all'Infernetto, invece, davanti alla struttura dove si trovano i minori trasferiti da Tor Sapienza, ha manifestato CasaPound con l'europarlamentare leghista Mario Borghezio, appoggiato dal movimento alle ultime elezioni. "Il centro di accoglienza non lo vogliamo", hanno scandito militanti e residenti.
La protesta a Roma, formalmente promossa da comitati di cittadini - con gli inquilini di case popolari a bloccare il traffico in zona Collatina contro i riscaldamenti spenti - ha visto protagoniste le due sigle della destra radicale. Forza Nuova aveva impiccato un manichino a Ostia - simbolo dell'italiano a loro giudizio discriminato - e tenuto un sit-in davanti al centro di accoglienza di via Morandi, a Tor Sapienza.
CasaPound aveva invece guidato senza simboli propri un corteo di abitanti dell'Eur - sempre a Roma Sud - contro la prostituzione e con toni duri per il sindaco Ignazio Marino.
Forza Nuova ha chiamato a raccolta davanti alla sede del X Municipio, che comprende Ostia e l'Infernetto. "Stop immigrazione", dice il volantino distribuito. E ancora "No ai clandestini nel centro Alzheimer all'Infernetto", la richiesta che la struttura torni a servire il quartiere. "La nostra manifestazione vuole essere un appello alla mobilitazione - dice Pablo De Luca, responsabile FN per il litorale, tra bandiere tricolori e del partito -. Deve essere chiaro a tutti che prima vengono gli italiani".
CasaPound e Borghezio - All'Infernetto invece CasaPound e Borghezio, accolti da applausi, hanno riunito alcune centinaia di persone. "Qui c'è gente pronta ad intervenire - ha detto l'esponente della Lega -, ci sono braccia, cuori, bandiere e aste più pesanti di queste pronte a difendere il territorio". Venerdì Borghezio - che alle ultime Europee ha fatto campagna nelle periferie romane - era stato contestato al corteo dell'Eur e pregato di mettersi in coda. Tra i manifestanti anche esponenti del centrodestra, come il deputato di Fratelli d'Italia Fabio Rampelli, l'ex vicesindaco del Pdl Sveva Belviso - ora leader di Altra Destra - e Luciano Ciocchetti di Forza Italia. Un avvicinamento tra il centrodestra e il Carroccio dimostrato pure dall'attivismo di Marco Pomarici, ex presidente Pdl dell'Assemblea capitolina e ora consigliere comunale a Roma della 'Lega dei Popoli con Salvini'. Ha annunciato la costituzione del gruppo anche ad Anzio e Albano, in provincia di Roma.
Borghezio: "Immigrazione è diventata invasione" - "Questa è una protesta legittima - ha dichiarato Borghezio - hanno ragione quando accusano i politici. C'è una responsabilità politica nell'apertura all'immigrazione, colpa di una politica buonista e demenziale. L'immigrazione è diventata invasione".