La denuncia di "censura"

Instagram blocca Alessandra Mussolini: "Discriminata perché ho pubblicato foto scattate sulla tomba di famiglia"

Disabilitato l'account dell'europarlamentare che, su Facebook, denuncia: "E' censura. Evidentemente, questo è il grado di democrazia e di libertà che viene garantita alle persone perbene"

29 Apr 2019 - 20:55

Dopo lo scontro a distanza con l'attore americano Jim Carrey, Alessandra Mussolini torna alla carica denunciando di essere stata "censurata" da Instagram. Il noto social network ha infatti deciso di "cancellare" l'account dell'europarlamentare in seguito ad alcune segnalazioni. "Censura. Mi è stata notificata la disabilitazione del profilo Instagram dopo la pubblicazione delle fotografie fatte sulla tomba della mia famiglia", si sfoga su Facebook la Mussolini.

"Questa vera e propria discriminazione offende non tanto sul piano politico (in un momento importante della campagna elettorale mi viene impedito l'utilizzo dei social), ma soprattutto dal punto di vista personale", si legge ancora.

La nipote del Duce parte quindi all'attacco: "Evidentemente, questo è il grado di democrazia e di libertà che viene garantita alle persone perbene: quelle che insultano, minacciano, inveiscono ogni giorno coperte dall'anonimato vengono invece coperte e tutelate. Ovviamente non mi fermeranno né ora né mai".

In post successivi, pubblicati sempre su Facebook, l'europarlamentare denuncia alcuni utenti che la insultano e le augurano la morte sui social network, con degli screenshot: "Aspetto ora che gli attenti gendarmi dei social e la polizia postale facciano il loro lavoro".

Lo scontro social di qualche giorno fa con Jim Carrey era scoppiato a causa di un disegno pubblicato dall'attore canadese in cui si vedono il Duce e Claretta Petacci appesi alla tettoia di piazzale Loreto a Milano. "Se vuole vederla in un altro modo, può sempre capovolgere la vignetta e vedere suo nonno che salta di gioia o che fa l'appello", aveva scritto la star del cinema, replicando al "bastardo" twittato dalla Mussolini.

La "censura social" aveva colpito anche un altro Mussolini, Caio Giulio Cesare, secondogenito del figlio del Duce (Vittorio Mussolini), che nel tentativo di aprire una propria pagina Facebook, si è visto respingere il suo nome.

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