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La Commissione Giustizia del Senato "si esprime contro il potenziamento delle cosiddette intercettazioni preventive". Nella bozza della Relazione depositata al termine dell'indagine conoscitiva, si legge che "l'ampliamento delle intercettazioni preventive avrebbe come conseguenza l'astratta possibilità che l'autorità pubblica, nell'aspettativa di individuare notizie di reato su cui svolgere successive investigazioni sia autorizzata all'ascolto generalizzato delle comunicazioni di chicchessia, col solo risvolto della loro non utilizzabilità nel processo".