Il responsabile dell'Istruzione sottolinea il forte divario tra Nord e Sud, preoccupa soprattutto la carenza di competenze in matematica e inglese
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I dati Invalsi relativi alle "performance degli studenti italiani" confermano "un elemento di forte preoccupazione anche se ci sono punti di miglioramento. L' elemento di preoccupazione è il solito: l'Italia è divisa in due con ragazzi del mezzogiorno fortemente pregiudicati nelle opportunità formative e occupazionali rispetto agli studenti di aree più avvantaggiate del Paese".
Questo il quadro generale tracciato dal ministro dell'Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara a margine della presentazione dei dati Invalsi. Un divario, quello tra Nord e Sud, che sorge già nella scuola primaria con una preoccupante carenza di competenze in matematica e inglese, fondamentali per lo sviluppo individuale e collettivo. La tendenza poi si amplifica nella scuola secondaria, dove al Sud si registra un’alta percentuale di assenze.
“In Sicilia, Campania e Calabria vi è un divario rispetto al Nord di 5 punti percentuali in italiano, di 10 punti percentuali in matematica e di 4-5 punti percentuali in inglese - spiega il ministro Valditara. La matematica è fondamentale, è un indicatore di crescita sociale, la lingua inglese è la chiave per accedere all’internazionalità e uno studente che non ha adeguate competenze in questa disciplina è fortemente penalizzato rispetto agli altri compagni”.
Risultati che spingono a prendere dei seri provvedimenti: "Da qui la decisione di presentare anche con il contributo di Invalsi, e la collaborazione di Indire, una Agenda Sud in dieci punti che prevede l'individuazione di scuole dove maggiori sono le fragilità del contesto sociale per abbandoni, insuccesso formativo e assenze - prosegue Valditara - Iniziamo con 240 scuole. Investiremo risorse importanti. È un passaggio che vedrà più insegnanti in ogni scuola soprattutto per le materie più critiche come matematica italiano inglese". Il ministro aggiunge anche che ci sarà anche "un'estensione tempo scuola, del tempo pieno", oltre a una "formazione specialistica per docenti che insegnano in queste scuole con una retribuzione aggiuntiva per le attività extracurricolare". "Avremo interventi per favorire lo sviluppo territoriale grazie allo sviluppo formativo, ci sarà il coinvolgimento delle famiglie. Bisogna ricostruire l'alleanza fra famiglia e scuola", conclude.