Il premier durante l'incontro con l'omologo Pedro Sanchez: "I nostri Paesi sono stati i più colpiti dal Covid. La ripresa deve essere rapida, giusta e duratura"
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"Con Francia, Germania e gli altri Stati membri vogliamo costruire un'Unione europea più moderna, competitiva e solidale, che superi le tradizionali divisioni tra Nord e Sud, e si mostri unita nel confronto con le altre potenze globali del nostro tempo". E' l'auspicio espresso da Mario Draghi, in apertura dei lavori del Foro Italia-Spagna a Barcellona. Come detto anche dal suo omologo Pedro Sanchez, il premier ha ribadito che "insieme siamo più forti".
Il premier Draghi ha quindi affermato: "I nostri Paesi condividono molti problemi, che devono essere affrontati. Italia e Spagna sono stati i due Paesi europei più colpiti dall'emergenza sanitaria, con rispettivamente 2.000 e 1.700 morti per Covid ogni milione di persone. La crisi sanitaria si è aggiunta alle fragilità economiche, sociali e ambientali che ci accomunano e che vogliamo superare, non ci accontentiamo di uscire".
"La ripresa economica dalla pandemia non deve essere soltanto rapida, ma anche giusta e duratura", ha detto ancora il primo ministro italiano. "Dopo la crisi sanitaria, Italia e Spagna hanno l'opportunità di costruire società piu' sostenibili, più innovative e più eque. Possiamo e dobbiamo farlo insieme".
"I nostri mercati del lavoro troppo spesso escludono i più deboli, soprattutto donne e giovani, siamo un po' un esempio di mercato duale del lavoro. In Spagna, il tasso di disoccupazione per chi ha tra 15 e 24 anni è più del doppio che in Ue. In Italia, quasi il 30% dei giovani non lavora e non è iscritto a nessun corso di studio o di formazione - ha ricordato -. In entrambi i nostri Paesi, la differenza nel tasso di disoccupazione tra donne e uomini è maggiore della media europea. E condividiamo molte vulnerabilità al cambiamento climatico, come il rischio di ondate di calore e siccità, o quello di erosioni e alluvioni, soprattutto nelle zone costiere".