L'ex sindaco di Milano contro il segretario Pd che aveva parlato di possibilità "decisamente ridotte" di portare a casa la legge entro la fine della legislatura
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"Chi è di sinistra e di centrosinistra evidentemente non può avere dubbi sull'esigenza di approvare la legge dello Ius soli entro la fine della legislatura". Lo ha detto l'ex sindaco di Milano e leader di Campo Progressista, Giuliano Pisapia, rispondendo a distanza a Matteo Renzi che aveva parlato di possibilità "decisamente ridotte" di portare a casa la legge entro la fine della legislatura.
Renzi trova una sponda in Ap, ma insorge Mdp - La posizione di Renzi ha trovato il favore dei centristi di Ap, che a giugno avevano portato Paolo Gentiloni ad optare per stoppare l'iter della legge. "Bravo Matteo, non è il momento di fare questa riforma".
Ma da sinistra è insorto Mdp, che ha accusa il segretario Dem di una "retromarcia" dettata da calcoli elettorali e ha minacciato di uscire dalla maggioranza.
Immigrazione e ius soli, la posizione di Renzi - Da tempo nel Pd, anche tra i renziani, c'è una corrente di pensiero secondo cui la linea sull'immigrazione avrebbe dovuto essere da subito più dura. Ma se il segretario Dem nel suo libro ha parlato per la prima volta di numero chiuso per i migranti, ha anche assicurato di non aver cambiato idea sulla necessità di approvare la legge per dare la cittadinanza ai bambini che studiano in Italia.
E i Dem hanno respinto come "strumentali" le accuse di chi vede nelle parole di Renzi sulla possibilità che in questa legislatura non se ne faccia niente, la volontà di frenare una legge che rischia di far perdere voti al centro. "I numeri al Senato sono quelli che sono, ma noi completeremo il lavoro sulla riforma", ha affermato il capogruppo Ettore Rosato. E Renzi rinvia la decisione a Paolo Gentiloni: "Noi saremo al fianco del governo".