IL MINISTRO DELL'INTERNO

Jobs Act, Angelino Alfano: "Accordo con il Pd in fase di conclusione"

Per il ministro dell'Interno il punto cruciale è "che il fannullone deve poter essere licenziato" e per far questo si deve "restringere la fattispecie in cui intervenga il giudice"

14 Nov 2014 - 21:40
 © ansa

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"L'accordo tra Pd e Ncd sul Jobs Act è in fase di conclusione, si stanno mettendo a punto i dettagli e sarà formalizzato dentro il Parlamento". Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano, sottolineando che sull'articolo 18 si "deve restringere la fattispecie in cui intervenga il giudice" e "dare i risarcimenti in modo automatico". "Il tema è uno ed è che il fannullone deve poter essere licenziato", ha aggiunto.

Per il ministro dell'Interno e segretario dell'Ncd quello da disinnescare è il potere di decisione affidato al giudice. "Siccome con il Pd si rischia di essere alle solite - ha spiegato -, il punto essenziale è che l'articolo 18 deve andare via, si deve togliere realmente e dobbiamo restringere le fattispecie in cui intervenga il giudice, con l'obiettivo di dare i risarcimenti in automatico nella maggior parte dei casi, perché ogni volta che è intervenuta la magistratura in Italia di fatto le cose si sono complicate nella materia del lavoro".

"Ieri Sacconi e i nostri si sono visti con quelli del Pd - ha concluso Alfano - noi non abbiamo chiesto vertici di maggioranza che spesso diventano vertici di circostanza, a noi interessano le riunioni di sostanza, quelle dove si risolvono i problemi". Pare comunque ricomporsi lo scontro all'interno della maggioranza dopo la mediazione trovata tra le diverse anime del Pd sul Jobs Act. Anche con Ncd l'intesa è dunque a un passo e si gioca sulle rassicurazioni che non ci saranno interventi che stravolgono l'impianto della riforma e soprattutto che ci saranno "limitatissime" tipologie di licenziamenti disciplinari illegittimi per i quali si potrà chiedere anche il reintegro del posto di lavoro.

Il faro, insomma, resta sempre sulla revisione dell'articolo 18 che sarà "superato", come ha ribadito anche a poche ore dall'accordo interno ai dem il premier-segretario Matteo Renzi. La 'tipizzazione' dei licenziamenti "ingiusti" per cui sara' previsto il reintegro, assicurano sia il responsabile economico del Pd Filippo Taddei sia il vicesegretario Lorenzo Guerini, arriverà con i decreti delegati.

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