Il Carroccio inaugura a Palazzo Madama la battaglia annunciata nelle commissioni parlamentari. Per due volte consecutive salta il numero legale. L'ex ministro leghista: "Questo è solo l'inizio"
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"Impareranno cosa significa avere la Lega che fa opposizione! Glielo avevo premesso. E questo è solo l'inizio!". Gongola l'ex Ministro delle Riforme Istituzionali, Roberto Calderoli, dopo che il Carroccio ha fatto saltare per due volte consecutive la seduta della Prima Commissione del Senato, per mancanza del numero legale. "Per ora Lega- maggioranza 1 a 0 - aggiunge - per il Pd e i 5Stelle, nelle commissioni sarà il Vietnam".
Per la nuova maggioranza M5S-Pd-Leu si apre un autunno caldo in Parlamento. Ieri pomeriggio, le prime avvisaglie. La Lega è riuscita a bloccare i lavori della commissione Affari costituzionali, facendo mancare il numero legale per un parere su un decreto legislativo riguardante la giustizia contabile. Un agguato che è solo un primo assaggio. Perché, con la nuemerosa presenza dei parlamentari di Salvini anche in altre commissioni, c'è da scommettere che l'opposizione farà sudare sette camicie all'esecutivo guidato da Giuseppe Conte.
I pentastellati gettano acqua sul fuoco. "Calderoli fa propaganda - cerca di spiegare la senatrice del Movimento Alessandra Maiorino - alcuni dei nostri non erano presenti per un'assemblea interna per eleggere il nuovo capogruppo e siamo andati sotto. Tutto qui". Lo stesso capo politico del Movimento sdrammatizza: "Capisco il nervosismo di Salvini - attacca Di Maio - visto che era ministro dell'Interno. Ma ha deciso lui di buttare giù tutto. Mi dispiace che adesso si sia ridotto così".
Intanto, col Centrodestra unito anche fuori dalle Camere, a partire dalle posizioni sulla legge elettorale, lo scontro si fa più ancora più duro. Lo stesso Conte è tornato a chiedere a Salvini di cominciare a "fare chiarezza" sul cosiddetto Russia-gate- Poi ci sarà da discutere la riforma del taglio dei parlamentari - cavallo di battaglia dei 5Stelle - il cui voto definitivo in ala dovrebbe essere calendarizzato per il mese prossimo.
L'ultima partita si giocherà sull'eventuale referendum sulla nuova legge elettorale. Calderoli già pensa a una richiesta firmata da 5 regioni. Potrebbero essere decisive le prossime elezioni amministrarive, a cominciare dal prossimo voto di fine ottobre in Umbria.