IN PROVINCIA DI PORDENONE

La candidata di colore nella roccaforte leghista: "Il nero snellisce la politica"

La giovane Barbara Ababio corre per la carica di sindaco a Porcia, PordenoneLa sua decisione ha scatenato proteste e insulti sui social network

07 Mag 2014 - 20:04
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Barbara Ababio ha 23 anni, è nata a Palermo da genitori ghanesi ed è candidata sindaco per Sel nel comune di Porcia, roccaforte leghista in provincia di Pordenone. La sua scelta ha sollevato un polverone e sui social network sono piovuti insulti alla candidata di colore. Lei fa spallucce e continua la campagna elettorale. "Il nero snellisce i costi della politica per i cittadini" è il suo motto, riferendosi a precariato e lavoro non regolarizzato.

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Le critiche - La Ababio è cattolica protestante, è italiana a tutti gli effetti e vive nel pordenonese da quando aveva nove anni. La decisione di candidarsi come primo cittadino non è piaciuta a molti cittadini e ai rappresentanti politici locali, che hanno approfittato del colore della pelle per rivolgerle insulti sul web e non solo. Offese anche pesanti, corredate da immagini di gommoni e oranghi. Porcia è un comune di circa 15mila abitanti dove la Lega Nord è fortemente radicata, ma anche dal Partito Democratico è arrivato uno stop verso la sua candidatura. Dopo l'annuncio, dato nel luglio 2013, di voler scendere in campo per le amministrative, il Pd locale l'ha esclusa dalle primarie.

"Fuori i neri" - Barbara Ababio ha comunque deciso di tirare dritto e di proporsi per Sinistra, Ecologia e Libertà, in una lista composta da altre persone di origine straniera. La sua campagna elettorale è improntata sull'ironia e proprio sul fatto di essere nera. Lo slogan "Fuori i neri" è sulla bocca di tutti. "Quando ero piccola, mi chiamavano la negretta. Qualcuno lo faceva in modo offensivo, per altri era solo un nomignolo. Ma in fondo ero una bambina. Ora che sono cresciuta e soprattutto adesso che ho deciso di candidarmi, ho scoperto che in questa terra il razzismo è sottile: non puoi oltrepassare una certa linea. Commessa sì, sindaco no. E allora si ripete il refrain: visto che sei nera, non puoi avere una casa in affitto, visto che sei nera, non sei italiana, visto che sei nera, non puoi rappresentarci, visto che sei nera non hai diritto. Forse il fatto che io sia donna è la caratteristica che pesa meno", dice la Ababio.

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