In una nuova lettera al quotidiano milanese, Silvio Berlusconi riprende il saggio di Benedetto Croce, "Perche non possiamo non dirci cristiani". Il leader di Forza Italia, illustra i diritti fondamentali di ogni persona: liberta, dignita, proprieta. Una profonda riflessione su Dio, Fede e funzione della chiesa: l'identita cristiana.
"L’Europa nella quale noi crediamo è quella che si fonda sul messaggio cristiano e sulle idee liberali. L’Europa cristiana, anche nelle sue espressioni laiche, è l’Europa delle libertà e dei diritti." Lo scrive Silvio Berlusconi in una lettera al Giornale, riprendendo lo storico saggio di Benedetto Croce "Perché non possiamo dirci cristiani" del 1942, nel quale il filosofo e critico letterario sostiene che il Cristianesimo ha compiuto una rivoluzione "che operò nel centro dell'anima, nella coscienza morale". Una riflessione a tutto campo sui valori fondanti della civiltà occidentale.
I valori di riferimento - "Proprio pensando a questo - continua Berlusconi - mi capita spesso di usare l'aggettivo «cristiani» per definire i nostri valori di riferimento, insieme agli altri tre aggettivi «liberali», «europeisti» e «garantisti», che insieme si completano e l'unicità di Forza Italia nel panorama politico italiano. La settimana scorsa in un precedente articolo mi sono soffermato sul significato che ha per noi definirci liberali, oggi vorrei spiegare perché anche noi «non possiamo non dirci cristiani».
L'insegnamento di Croce - "Forza Italia comprende credenti io sono credente, sia per convinzioni maturate negli anni che per l'educazione ricevuta dai miei genitori e dai miei insegnanti e non credenti, che naturalmente in un grande partito liberale hanno entrambi piena cittadinanza. Ma come spiegava Croce - aggiunge il leader di Forza Italia - maestro di liberalismo, spirito profondamente laico, il cristianesimo inteso come fenomeno storico-sociale, al di là della Fede religiosa è stato la più grande e più feconda rivoluzione della storia, che ha permeato di sé e dei suoi valori la nostra cultura e la nostra civiltà. Ogni essere umano per il fatto stesso di esistere è portatore di diritti fondamentali: libertà, dignità, proprietà. Diritti che non sono certamente una concessione dello Stato, ma vengono direttamente da Dio per chi crede e sono insiti nella condizione umana per chi non crede.
Nessuno deve essere abbandonato - Una riflessione che si allarga anche ad altre tematiche e ai principi di accoglienza e solidarietà, quella che Silvio Berlusconi affida alle pagine del Giornale. "Cosa ancora più importante - scrive l'ex premier - la Chiesa cattolica ha esercitato ed esercita oggi in Italia e nel mondo una funzione essenziale a difesa dei diritti delle persone, di ogni persona e soprattutto dei più deboli. Questo è il grande insegnamento del messaggio cristiano rivolto a tutti, credenti e non. Significa che nessuna persona può essere abbandonata a se stessa, nessuna persona può essere privata della speranza o della dignità. La vita di ogni essere umano è sacra dal momento del concepimento fino alla morte biologica. A chi è rimasto indietro, a chi è più debole, debbono essere offerte nuove opportunità per realizzare propensioni proprie".
I valori di Forza Italia - "L'Europa cristiana, anche nelle sue espressioni laiche, è l'Europa delle libertà e dei diritti - conclude Berlusconi - dunque siamo liberali e cristiani perché crediamo nel primato, anzi nella sacralità della persona, europeisti perché l'Europa ha prodotto la civiltà e posto la persona al centro, garantisti perché la persona, ogni singola persona, è portatrice di diritti sacri e inviolabili. Su questi valori, indissolubilmente legati, si fonda Forza Italia.