La riforma del Senato viaggia spedita: via l'indennità, resta l'immunità
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I 5 Stelle decidono di restare fuori dal Senato. Intanto l'iter del ddl prosegue. Approvato l'articolo 9 che prevede l'abolizione dell'indennità per i futuri senatori. Non passano gli emendamenti che volevano togliere l'immunità
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"Questa porcata di riforma non merita la nostra partecipazione in Aula". Vito Petrocelli, capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Senato, conferma che anche oggi gli esponenti del suo partito non parteciperanno ai lavori per le votazioni agli emendamenti sul disegno di legge sulle riforme costituzionali.
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Approvato l'articolo 3 sui senatori nominati dal Colle - Intanto continua l'iter del ddl prosegue. L'Aula del Senato ha approvato l'articolo 3, quello relativo ai senatori di nomina presidenziale e che prevede, per questi ultimi, un mandato non rinnovabile di 7 anni. Il via libera dell'Aula è giunto con 184 sì, 12 no e 11 astenuti. L'articolo 3 prevede la sostituzione del secondo comma dell'art 59 della Costituzione, fermo restando la norma secondo la quale i presidenti della Repubblica sono, di diritto, senatori a vita.
Secondo l'articolo 3, il Presidente della Repubblica "può nominare senatori cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti in campo sociale, scientifico, artistico o letterario". Il numero di senatori nominabili dal Presidente della Repubblica è pari a 5 ed è previsto dall'articolo 2 del ddl Boschi.
Ok anche all'articolo 4 - L'Aula del Senato ha approvato anche l'articolo 4 del ddl riforme costituzionali, relativo alla durata della Camera dei deputati, con il quale si cancella la parola Senato dall'articolo 60 della Costituzione sulla durata delle Camere sulla non prorogabilità di quest'ultima se non per legge o in caso di guerra. L'ok di Palazzo Madama è arrivato con 184 voti favorevoli, 14 no e 9 astenuti.
Via libera anche all'articolo 5 - Via libera dell'Aula del Senato anche all'articolo 5 del ddl riforme costituzionali, secondo il quale è il regolamento a stabilire in quali casi le nomine alle cariche del futuro Senato possano essere limitate in ragione dell'esercizio di funzioni di governo regionali o locali. Il sì dell'Aula è giunto con 188 voti favorevoli, 14 contrari, 7 astenuti
Via libera all'art.9: abolita indennità per futuri senatori - L'Aula del Senato ha approvato l'articolo 9 del ddl riforme che abolisce l'indennità parlamentare per i senatori. Si modifica l'articolo 69 della Costituzione lasciando ai soli deputati il diritto a una "indennità stabilita dalla legge". Il sì dell'Aula giunge con 193 voti favorevoli, 9 contrari e 8 astenuti.
Bocciati emendamenti contro l'immunità - L'Aula del Senato ha poi bocciato tutti gli emendamenti aggiuntivi all'art. 8, relativi all'immunità. Il testo della Commissione Affari Costituzionali resta, su questo punto, quindi invariato: per i membri del futuro Senato, così come per i deputati, è prevista l'immunità.