La proposta del presidente di Palazzo Madama in occasione della "Giornata nazionale degli animali"
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Winston Churchill portava il suo gatto Nelson alle riunioni di governo e al 10 di Downing street c'era la sedia a lui dedicata sulla quale nessun altro poteva accomodarsi. Socks, il micio bianco e nero di Bill Clinton, era onnipresente nella sala ovale alla Casa Bianca. E la tradizione di gatti e anche cani nei palazzi del potere in Gran Bretagna e negli Usa continua. La possibilità, invece, per i senatori di poter portare a Palazzo Madama il proprio animale di compagnia non c'è. Da qui l'ipotesi rilanciata ora, in occasione della Giornata nazionale degli animali, dal presidente del Senato Ignazio La Russa, rischia di diventare un unicum nel panorama istituzionale europeo e non solo. Anche se non è nuova a Roma.
La prima a lanciare l'idea di far entrare gli animali domestici in Parlamento fu l'allora deputata di FI Michela Vittoria Brambilla, grazie alla quale nacque nel 2018 anche l'intergruppo in difesa degli animali. E fu sempre lei la prima a far entrare, nel 2016, il suo cane Sogno a Montecitorio per sostenere la proposta di inserire la tutela degli animali in Costituzione.
A portare avanti la battaglia di venire in Parlamento accompagnati da cani e gatti, è ora anche l'attuale capogruppo di Noi Moderati al Senato, Micaela Biancofiore che, sul tema, mise a punto nel 2023 una bozza di progetto che La Russa, accogliendola con "massimo rispetto", definì "legittima". Nel testo di Biancofiore si legge che gli spazi dedicati a cani e gatti sarebbero quelli dei Gruppi e gli uffici dei parlamentari. Prevedendo anche un ingresso a parte. Ma l'Aula e le Commissioni no. Quelle gli sarebbero interdette.
La senatrice ringrazia ora La Russa per il via libera alla sua proposta ("Spero che gli uffici pubblici prendano esempio dal Senato"). Anche se toccherà ai Questori, che per ora non intervengono nel dibattito, dire l'ultima parola. Ma in attesa che il Senato spalanchi le porte agli animali domestici dei senatori, scoppia la polemica.
Mentre, alla Camera, non si commenta, anche se si apprende che l'unico autorizzato a entrare sinora, oltre a Sogno, è stato Marley, il cane cieco della protezione civile.
L'Istituto sanitario nazionale ha confermato anche di recente che lavorare in compagnia dei propri amici a quattro zampe aiuta a combattere lo stress facilitando i rapporti sociali.