Il presidente del Senato ha commentato anche le dichiarazioni di Vannacci sui disabili. "Buon per lui che non ha un bimbo portatore di handicap, altrimenti capirebbe di aver detto una sciocchezza"
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Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, intervistato da Bianca Berlinguer alla Conferenza Programmatica di Fratelli d'Italia a Pescara, ha parlato del caso Scurati. "Già fa un sacco di soldi parlando di Mussolini, non lo voglio aiutare ancora. Mi aspetto una trilogia su Stalin", ha dichiarato La Russa. Il presidente del Senato, in merito al monologo dello scrittore cancellato dal palinsesto della Rai, ha poi aggiunto: "Io personalmente lo avrei mandato in onda ma non gli avrei dato neanche una lira. Poi avrei detto, magari con un sottotitolo, 'questo signore va in onda, sappiate però che per questo minuto e mezzo prende 1.800 euro, sta parlando a fattura'".
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La Russa è intervenuto anche sulle polemiche legate alle dichiarazioni del generale Roberto Vannacci sui disabili. "Le parole del generale Vannacci sulle classi per disabili? Buon per lui che non ha un bambino portatore di handicap, altrimenti capirebbe di aver detto una sciocchezza. Gli auguro di non avere figli, nipoti, parenti portatore di handicap", ha affermato il presidente del Senato. "Ho già detto che non condivido le sue dichiarazioni, ma tra questo e criminalizzarlo c'è una differenza. Né osannarlo né demonizzarlo.
Sulla candidatura di Giorgia Meloni alle elezioni europee, il presidente del Senato ha puntualizzato. "L'importante è la chiarezza. Se Meloni dicesse votatemi che magari poi ci vado in Ue, sarebbe inaccettabile. Ma Meloni dice 'il mio è un modo per testare il consenso dell'Italia nei confronti miei e del mio governo'. E allora trovo che sia molto meglio di mille sondaggi". Quindi, "grazie Giorgia che ti candidi".
Il premierato "è meno invasivo di quello che a me sarebbe piaciuto di più", ovvero "una repubblica presidenziale con l'elezione diretta del presidente della Repubblica", ha proseguito ancora La Russa nel suo intervento alla kermesse di FdI. "Mi permetto di rendere omaggio a un grande presidente della Repubblica", Sergio Mattarella, "una persona diritta e giusta, con le sue idee non sempre coincidenti" con le mie "anzi, ma una persona che stimo e rispetto, oggi a maggior ragione".
Sulle tensioni che si stanno registrando in diverse università, La Russa rimarca l'esistenza oggi di "qualche segnale brutto, di intolleranza" con la "caccia all'ebreo". A differenza "degli anni '70", "da molte forze politiche c'è un alt a questo modo di concepire il contrasto, soprattutto dal presidente della Repubblica. Ma - ha proseguito - c'è nelle università un piccolo focolaio che potrebbe diventare un incendio. Fermiamolo finché siamo in tempo".