Il direttore editoriale di Tgcom24 analizza la controversa votazione avvenuta in Senato
Paolo Liguori analizza a "Stasera Italia" quanto avvenuto a Palazzo Madama con la controversa elezione di Ignazio La Russa come presidente del Senato. "Si tratta di una piccola trappola parlamentare messa in atto da alcuni membri dell'opposizione per scompaginare le cose", esordisce il direttore editoriale di Tgcom24 nella trasmissione condotta da Barbara Palombelli. "Si sono inseriti vedendo che durante la prima votazione i senatori di Forza Italia, a eccezione di Silvio Berlusconi e della ex presidente Casellati, non votavano per La Russa in segno di protesta".
Nel ripercorrere la giornata politica, Liguori ha quindi spolverato un precedente simile che segnò una fortissima rottura nel Pd, "con 151 franchi tiratori renziani che la sera prima erano assolutamente tifosi di Prodi e il giorno dopo in aula l'hanno impallinato, tornando in emergenza su Napolitano".
Liguori ha quindi ricostruito gli eventi che avrebbero portato alla presa di posizione di Forza Italia: "Ha proposto una sua lista di ministri e Giorgia Meloni li ha bocciati sistematicamente per tre giorni di seguito. Ha tentato di farlo anche con la Lega, che però ha puntato i piedi e ha alzato la voce pur cambiando qualche carta in tavola. Di fronte a ciò, i senatori hanno mostrato questo malessere perché se si fa parte di una coalizione ma i ministri e la formazione spettano ad altri non va bene".
Ribadendo il valore dell'elezione di oggi per la formazione del nuovo governo, Liguori ha quindi ribadito l'importanza del ritorno in Senato di Silvio Berlusconi, "cacciato ingiustamente nove anni fa con la Legge Severino".
Nelle battute finali, la trasmissione di Rete 4 si sposta sulla guerra tra Russia e Ucraina e sulle conseguenze che riguardano anche l'Italia, con il direttore editoriale di Tgcom24 che si sofferma sul ruolo dei privati, prevalenti sugli Stati: "Si sta dando via libera a loro per fornire armi e a vendere il gas, per raccontare poi la barzelletta irreale del prezzo calmierato".