La visita di Rohani in Italia: "Contro il terrorismo nessuna ambiguità"
© ansa |
© ansa |
Al Colle la prima tappa del tour europeo del presidente iraniano dopo lo stop delle sanzioni internazionali sul piano nucleare di Teheran
© ansa
"Per combattere efficacemente il terrorismo serve una grande coesione internazionale e tutti devono fare la loro parte fino in fondo senza ambiguità". Lo ha detto Hassan Rohani durante l'incontro con Sergio Mattarella al Colle. "La Siria, ad esempio, ha un grande numero di combattenti non siriani - ha aggiunto -. Bisogna togliere eventuali appoggi internazionali".
© ansa |
© ansa |
"Libia, serve un governo" - Rohani e Mattarella hanno anche discusso di Libia, proprio mentre il Parlamento di Tobruk negava la fiducia al nuovo governo di unità nazionale. "Senza un esecutivo la Libia resterà in mano ai trafficanti di essere umani e in questa fase è necessario che tutte le parti trovino un accordo per un governo rappresentativo: solo così la Comunità internazionale si potrà impegnare". E' quanto ha affermato Rohani parlando con Mattarella. I due presidenti, si è appreso, hanno convenuto sul fatto che serve un quadro di stabilità e che eventualmente deve essere il governo libico a chiedere aiuto alla Comunità internazionale.
Accordi Iran-Italia per 4,5 miliardi - L'Iran firmerà due accordi preliminari, del valore totale di 4,5 miliardi di euro, con il gruppo siderurgico Danieli e con la società Fata, che progetta impianti industriali e che è in procinto di passare sotto il controllo della stessa Danieli. Lo ha confermato, secondo quanto riferisce l'agenzia Bloomberg, il viceministro dell'Industria iraniano Mehdi Karbasian, componente della delegazione che accompagna il presidente Rohani a Roma.
Il tweet di Rohani dopo l'arrivo a Roma
Landed in #Rome. Looking forward to deepening bilateral ties & exploring opportunities for #ConstructiveEngagement. pic.twitter.com/PoIgIm7edo
— Hassan Rouhani (@HassanRouhani) 25 Gennaio 2016
L'incontro con Renzi: "Storica amicizia quella fra Italia e Iran" - Dopo l'incontro con Mattarella al Quirinale, il presidente iraniano ha avuto un colloquio con Matteo Renzi. "L'amicizia storica trova fondamento nelle relazioni culturali tra Roma e Teheran, segno del nostro passato ma voglio pensare anche del nostro futuro", ha detto il premier, sottolineando inoltre come "l'accordo sul nucleare segna un passo straordinario che ci auguriamo possa essere il primo passo per la pace nella regione".
Renzi: "Rohani fondamentale per stabilità regione" - "Sono certo che Rohani potrà giocare un ruolo fondamentale nella stabilità dell'intera regione - ha aggiunto Renzi -. E' fondamentale che ciascuno di noi si impegni nello sforzo per la cooperazione".
"Anche nei settori su cui sono più marcate le nostre distanze come nel campo dei diritti umani, abbiamo dimostrato di sapere dialogare e discutere", ha quindi concluso Renzi.
Rohani: "Creare condizioni per presenza attiva investitori italiani in Iran" - Rohani da parte sua, oltre ad aver confermato l'impegno dell'Iran contro il terrorismo, ha parlato dei possibili sviluppi dei rapporti economici tra l'Iran e l'Italia. "Abbiamo firmato ottimi contatti tra i vari settori dei due Paesi. Questi numerosi accordi sono l'inizio. Dobbiamo ora creare le condizioni per una presenza attiva degli imprenditori italiani ed europei in Iran, perché parte del mercato iraniano si offre agli investitori europei per accedere insieme al grande mercato che ci circonda", ha detto infatti il presidente iraniano.
"L'Iran può diventare un hub per il lavoro dell'Italia con il resto della regione che ci circonda. Dobbiamo creare le condizioni per attrarre investimenti europei in Iran. Parte del mercato iraniano si offre agli investitori europei, con l'obiettivo di accedere insieme al grande mercato che ci circonda", ha quindi concluso.
Siglati accordi commerciali per 15 miliardi - Accordi commerciali e di cooperazione bilaterali per almeno 15 miliardi. E' il risultato della visita del presidente Rohani in Italia. L'intesa più corposa riguarda la Danieli, impresa siderurgica che ha siglato un accordo da 5,7 miliardi di dollari: darà vita a una joint venture da 2 miliardi che si chiamerà Persian Metallics, mentre ha firmato direttamente contratti con diverse società iraniane per un totale di 3,7 miliardi.