A PALAZZO MADAMA

Lavoro, ok in Senato alla parità salariale tra uomo e donna

Le aziende sopra i 50 dipendenti dovranno infatti compilare un rapporto sulla situazione del personale che conterrà molti indicatori, "dai salari agli inquadramenti, dai congedi al reclutamento"

26 Ott 2021 - 17:06
 © -afp

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Sarà presto legge la parità salariale tra uomo e donna, dopo l'ok all'unanimità della commissione Lavoro al testo unificato della normativa. Lo annuncia la presidente della commissione, Susy Matrisciano. "Si tratta di un risultato cruciale per la vita di tante lavoratrici e lavoratori - dice la senatrice pentastellata -, ottenuto grazie alla comunità d'intenti con tutte le forze politiche, ma è anche il primo passo verso obiettivi ancora più ambiziosi". 

"Nel merito la legge si basa su due capisaldi fondamentali: rispetto della parità di genere in tutte le scelte che riguardano lavoratrici e lavoratori e trasparenza: le aziende sopra i 50 dipendenti dovranno infatti compilare un rapporto sulla situazione del personale che conterrà molti indicatori, dai salari agli inquadramenti, dai congedi al reclutamento", affermano  le parlamentari del Partito Democratico.

"L'elenco delle aziende che trasmetteranno il rapporto, e quello di chi non lo trasmetterà, sarà pubblico, e i dati saranno consultabili dai lavoratori, dai sindacati, dagli ispettori del lavoro, dalle consigliere di parità con sanzioni fino a 5mila euro per mancata o fallace trasmissione dei dati". "Nel metodo - proseguono - si segna un punto politico molto qualificante per questo Parlamento e per questa legislatura".

"Non è comune, infatti, che nel passaggio da una Camera all'altra l'approvazione di un disegno di legge impieghi meno di 15 giorni. Che sia accaduto con il provvedimento sulla parità salariale tra donne e uomini dimostra l'urgenza e la concretezza che questo Parlamento, d'accordo tutte le forze politiche, ha voluto riconoscere all'incrocio tra i due assi fondamentali per l'uscita dalla crisi pandemica e per la crescita del Paese: lavoro e parità di genere", concludono.

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