Molinari: "Pensiamo sia uno strumento superato ma aspetteremo di capire le indicazioni del premier Meloni". Forza Italia: "Ratifica per rassicurare altri Paesi europei"
Nonostante il pressing in Europa, si profila un nuovo rinvio sul Meccanismo europeo di stabilità. "Il Patto di stabilità è lontano da essere concluso, e anzi vi do una notizia: penso proprio che il 14 dicembre non discuteremo del Mes", ha annunciato il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari. "Il ministro Giorgetti ha fatto giustamente presente che è in calendario ma esistono provvedimenti che vengono prima. La posizione della Lega è nota, pensiamo sia uno strumento superato ma aspetteremo di capire le indicazioni del premier Meloni", ha sottolineato Molinari.
© Tgcom24
Il Mes, ha detto il ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto, "è un pezzo di ragionamento ampio, andrei per ordine, vediamo in questo consiglio Ue cosa si definisce: non può essere visto in modo autonomo. Il consiglio Ue deve affrontare le modifiche del bilancio europeo e dossier rilevantissimi. Abbiamo la trattativa sul Patto di stabilità, le cose vanno raccordate. Pensare che ci sia una discussione a parte che non tenga conto di queste due cose non ci convince".
E non sono mancate le reazioni degli altri partiti alle parole di Molinari. "Siete già scappati 4 mesi fa, ora volete scappare ancora. E' così che si comportano i 'patrioti' e/o i 'guerrieri padani'?", ha scritto su X Luigi Marattin, deputato di Italia Viva. "Venite in Aula, esponete le vostre ragioni, fate decidere il Parlamento. Prendetevi le vostre responsabilità. Questa pagliacciata l'avete fatta durare fin troppo", ha aggiunto.
Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera, ha commentato: "Non sto seguendo direttamente la trattativa in Europa sulla riforma del Patto di stabilità, ma la posizione di Forza Italia è quella già espressa da Antonio Tajani, cioè il Mes può essere approvato se utile a ottenere la deroga al Patto di stabilità come l'Italia vuole. Previo un ulteriore passaggio del Parlamento in caso di reale utilizzo. La ratifica, quindi, può essere utile per rasserenare gli altri Paesi europei".
"Io so - ha proseguito Barelli - che il ministro Giorgetti è molto attento alla tematica perché sa che la ratifica da parte del Parlamento può essere un contrappeso sulla trattativa per il Patto al fine di arrivare alla deroga e all'esclusione delle spese per il Pnrr e per gli aiuti all'Ucraina per la guerra e anche far slittare di altri due anni il parametro del 3% del rapporto deficit-Pil. Ricordo che se mai dovessimo utilizzare il Mes saremmo in default. Quindi cosa assolutamente improbabile".