"Lo scioglimento anticipato del Parlamento è sempre l'ultimo atto", ha ricordato il presidente della Repubblica. Di Maio: "Governo buttato giù da chi strizza l'occhio a Putin"
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Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, dopo aver sentito i presidenti dei due rami del Parlamento, ha firmato il decreto di scioglimento del Senato e della Camera. Si andrà al voto domenica 25 settembre. In precedenza Draghi, prima di recarsi al Colle, aveva parlato dinanzi all'assemblea di Montecitorio, che lo ha accolto con un lungo applauso: "Grazie anche i banchieri hanno un cuore". "Grotteschi gli applausi di coccodrillo in Aula", ha commentato Letta.
L'esecutivo è già al lavoro sul decreto aiuti bis. Lo si apprende da fonti di governo che fanno riferimento all'invito del presidente della Repubblica a intervenire su energia e bollette in questa fase di difficoltà economica per il Paese e i cittadini.
"Oggi era il compleanno di Grillo, ci siamo sentiti e gli ho fatto gli auguri. Anche lui è rimasto come me sconcertato, sgomento, per gli attacchi che abbiamo subito, e per il fatto che quasi tutte le forze politiche erano lì a chiedere il Movimento fuori dalla maggioranza. Siamo rimasti sorpresi da questo livore, da questa aggressione". Lo ha detto il leader del M5s, Giuseppe Conte, ospite di Zona bianca, su Rete4. "E' ovvio che mi presenterò alle elezioni come leader del Movimento 5 Stelle", ha aggiunto.
"Io credo che l'Italia abbia ancora bisogno di Mario Draghi". Lo ha detto il ministro Luigi Di Maio a Corriere Tv. "Io non posso stare con coloro che con il sovranismo, il populismo e l'opportunismo hanno buttato giù il governo. Voglio stare con chi crede nella stabilità, nella responsabilità e nelle riforme", ha aggiunto riferendosi al suo futuro politico.
"Prepariamoci a correre, se qualcuno ci vuole, ci cerca. Noi abbiamo già pronti i 200 candidati sui 200 seggi. Anche il simbolo è pronto". Lo ha detto Matteo Renzi nel corso dell'assemblea dei gruppi di Italia Viva che si è svolta alla Camera. Renzi - viene spiegato da fonti qualificate di Iv - chiederà a chi vuole sostenere l'area Draghi di dare un segnale. "Se non lo fanno, si corre dappertutto, dalle Regioni a tutti i collegi", e' il ragionamento del leader di Italia Viva.
Quanto accaduto ieri "rappresenta una frattura con il mondo di valori nei quali ho sempre creduto, che mi impone di prendere le distanze da Forza Italia e di avviare una seria riflessione politica". Lo afferma il ministro per il Sud, Mara Carfagna, aggiungendo che "per questioni di stile non esprimo giudizi su come Forza Italia ha gestito questa crisi, assumendo una decisione che non ho condiviso, che sono convinta vada contro l'interesse del Paese e di cui non ho mai avuto l'opportunità di discutere in una sede di partito. Sono grata al presidente Berlusconi per le opportunità che mi ha offerto e la fiducia che mi ha testimoniato in questi anni".
"Credo che sia stata una vergogna, l'Italia è stata tradita perché quei partiti che hanno deciso di non votare la fiducia al governo lo hanno fatto soltanto per interessi egoistici". Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta in un'intervista alla Bbc.
"Voglio ringraziare prima di tutto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la fiducia accordatami e per la saggezza con cui ha gestito questa fase di crisi. Voglio poi ringraziare voi tutti, per la dedizione, la generosità, il pragmatismo che avete dimostrato in questi mesi". Lo ha detto il premier Mario Draghi in Cdm.
Durante il Consiglio dei ministri, il premier Draghi ha salutato e ringraziato la sua squadra di governo, chiamata però a portare avanti gli affari urgenti. "Porterò con me un ricordo molto bello di queste riunioni, degli scambi che ho avuto individualmente con voi. Ci sarà ancora tempo per i saluti. Ora rimettiamoci al lavoro", ha detto.
"Dobbiamo essere molto orgogliosi del lavoro che abbiamo svolto, nel solco del mandato del presidente della Repubblica, al servizio di tutti i cittadini. L'Italia ha tutto per essere forte, autorevole, credibile nel mondo. Lo avete dimostrato giorno dopo giorno in questi mesi di governo". Lo ha detto il premier Mario Draghi durante il Consiglio dei ministri.
C'è la data ufficiale del voto: il 25 settembre. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri, riunito a Palazzo Chigi.
A palazzo Chigi è iniziata la riunione del Consiglio dei ministri. Dopo le dimissioni del premier Draghi e lo scioglimento delle Camere da parte di Mattarella, il Cdm è chiamato ad approvare la direttiva che delinea il perimetro degli affari correnti, il decreto che stabilisce la data delle elezioni e altri due decreti, sull'assegnazione dei seggi di Camera e Senato alle circoscrizioni.
Chiude in rialzo a 230,7 punti, contro i 212 della vigilia, il differenziale tra Btp italiani e Bund decennali tedeschi nel primo giorno di crisi di governo. In crescita di 14,6 punti base il rendimento del titolo italiano a 10 anni, che balza al 3,52%, riportandosi vicino al livello del 28 giugno e appena sotto il 3,526% dei titoli greci.
"Mi auguro che pur nell'intensa campagna elettorale vi sia da parte di tutti un contributo costruttivo nell'interesse dell'Italia", ha detto ancora Mattarella. "Il governo incontra limitazioni nella sua attività, ma ha gli strumenti per operare in questi mesi prima che arrivi il nuovo esecutivo. Non sono possibili pause nel momento che stiamo attraversando, i costi dell'energia hanno conseguenze per famiglie ed imprese, vanno affrontate le difficoltà economiche, ci sono molti adempimenti da chiudere nell'interesse dell'Italia".
"Davanti alle Camere" ci sono "molti importanti adempimenti da portare a compimento nell'interesse del Paese". Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "A queste esigenze si affianca l'attuazione nei tempi concordati del Pnrr".
"Come ufficialmente comunicato ho firmato il decreto di scioglimento per indire nuove elezioni entro 70 giorni come previsto. Lo scioglimento anticipato del Parlamento e' sempre l'ultimo atto". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "La situazione politica ha condotto a questa decisione. La discussione il voto e la modalita' hanno reso evidente l'assenza di prospettive per una nuova maggioranza".
Il presidente Mattarella ha sciolto le Camere.
Il premier Mario Draghi è giunto al Quirinale per controfirmare, come prevede la prassi costituzionale, il decreto di scioglimento delle Camere che sarà firmato dal Capo dello Stato Sergio Mattarella.
"Anche in presenza di un governo dimissionario, Fdi sia alla Camera e sia al Senato è favorevole alla calendarizzazione e all'esame da parte dell'esecutivo di tutti quei provvedimenti urgenti e necessari alla messa in sicurezza del PNRR. E questo in continuità con quel ruolo di opposizione responsabile e patriottica che Fratelli d'Italia ha deciso di rivestire dall'inizio di questa legislatura, e che ha portato a subordinare qualsiasi scelta e decisione puramente all'interesse dell'Italia e degli italiani". Lo dichiarano i capigruppo di Camera e Senato di Fratelli d'Italia, Francesco Lollobrigida e Luca Ciriani.
Il presidente della Camera, Roberto Fico, è giunto al Quirinale per incontrare il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
A quanto si apprende da ambienti parlamentari il presidente del Senato Elisabetta Casellati salirà al Quirinale alle 16.30. Alle 17 toccherà invece al presidente della Camera Roberto Fico.
"Beppe è sereno". Fonti del Movimento che hanno contatti con il garante 5s riferiscono dello stato d'animo rispetto alla scelta del M5s di non partecipare al voto di fiducia. Per Grillo quella presa da Conte sarebbe una scelta necessaria per tenere unito il gruppo parlamentare. D'altronde, si sottolinea, le proposte del Movimento come reddito di cittadinanza e bonus 110 erano state attaccate da Draghi.
Lo spread tra Btp e Bund dopo un iniziale calo, vola e tocca i 237 punti dopo la conferenza stampa della presidente della Bce, Christine Lagarde. Il differenziale ritocca i massimi di giornata e paga, più di altri, anche le tensioni politiche con le dimissioni da premier di Mario Draghi. Il rendimento del decennale italiano è stabile al 3,6% e sempre sopra quello della Grecia.
"Tutti i partiti devono rispettare il processo delle riforme legate al Pnrr, è impossibile non farlo con questi soldi". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, aggiungendo che proporrà a tutte le formazioni politiche in campagna elettorale "di firmare un patto, affinché tutti rispettino questo programma e queste scelte, perché questi soldi sono per l'Italia ma sono soldi europei. Spero che tutti lo firmino".
Anche Andrea Cangini lascia Forza Italia. Lo conferma il senatore azzurro, che ha votato la fiducia al governo Draghi in dissenso dal partito restando in aula a differenza dagli altri forzisti. "Sono consapevole del fatto che, rinnovando la fiducia al presidente del Consiglio in coerenza con quanto detto e fatto da Forza Italia fino a due giorni fa, mi sarei messo automaticamente fuori dal partito", ha aggiunto.
"Sinceramente grato a Mario Draghi per l'incrollabile sostegno all'Ucraina nel combattere contro l'aggressione russa e difendere i comuni valori europei, la democrazia e la libertà". Lo scrive su Twitter il presidente Volodymyr Zelensky, aggiungendo: "Continueremo a lavorare per sviluppare la cooperazione tra Ucraina e Italia. Sono convinto che il sostegno attivo dell'Italia al popolo ucraino continuerà".
Sarebbero due le possibili date per il voto: il 18 o il 25 settembre, secondo fonti di governo che preferirebbero velocizzare il più possibile questo passaggio. Accantonata, dunque, l'ipotesi del 2 ottobre. A determinare l'accelerazione è la necessità di avere il primo possibile un governo nel pieno delle proprie funzioni e dare al prossimo esecutivo tempo utile per disegnare la legge di bilancio e raggiungere gli obiettivi del Pnrr del secondo semestre dell'anno.
Da Luigi Di Maio è arrivato un duro attacco a Matteo Salvini e Giuseppe Conte, colpevoli, secondo il ministro degli Esteri, di aver "bloccato l'agenda di riforme del governo Draghi" in un momento delicato per il Paese. Agenda che, però, "verrà portata avanti", ha aggiunto. Per Di Maio, "prima si vota e meglio è per cercare di salvare la legge di bilancio ed evitare l'esercizio provvisorio". Ma in ogni caso, ha detto, "non starò con chi ha fatto cadere Draghi".
Luigi Di Maio ha attaccato Lega e M5s anche sul piano delle alleanze internazionali. "Non è un caso che il governo sia stato buttato giù da due forze politiche che strizzano l'occhio a Vladimir Putin", ha detto il ministro degli Esteri.
Il segretario del Pd Enrico Letta, in conferenza stampa alla riunione di segreteria dopo le dimissioni del premier Draghi, ha parlato delle elezioni e possibili alleanze in vista del voto. "Discuteremo e decideremo della conformazione della nostra proposta, sul nostro progetto e programma partendo dal fatto che abbiamo questa legge elettorale. Compagni di strada e modalità con cui questo avverrà, lo decideremo insieme, collegialmente. E' evidente che il voto di ieri impatta molto fortemente".
Il garante del M5S Beppe Grillo, "ha appoggiato totalmente la scelta di Giuseppe Conte" di non votare la fiducia al governo Draghi. È quanto riferiscono fonti parlamentari vicine al fondatore del Movimento, che avrebbe approvato la decisione presa dal M5S perché "a quelle condizioni non aveva più senso" restare nell'esecutivo.
"Ieri c'è stato un vulnus nei confronti del Paese che manterrà effetti negativi per un tempo molto lungo, a meno che alle elezioni non vinciamo noi, se gli italiani ci daranno fiducia saremo in grado di riprendere quel filo". Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta, nel corso della riunione della segreteria allargata del partito.
La deputata Maria Soave Alemanno lascia il gruppo M5S e approda a Italia Viva. Lo ha annunciato in Aula il presidente della Camera, Roberto Fico.
Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha dato lettura nell'Aula della Camera della lettera con cui Mario Draghi ha comunicato le sue dimissioni dalla carica di presidente del Consiglio.
Il presidente del Consiglio dimissionario Mario Draghi non interverrà di nuovo alla Camera come si era ipotizzato prima della sua salita al Colle. Secondo fonti di governo, alla ripresa dell'Aula il presidente di Montecitorio Roberto Fico leggerà una lettera consegnata da Draghi.
E' terminato l'incontro tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e il presidente della Camera Roberto Fico. Il premier dimissionario è rientrato a Palazzo Chigi, alle 12 è atteso alla Camera.
Il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, lascia Forza Italia. Lo annuncia in una nota nella quale afferma che "non votando la fiducia a Draghi, Forza Italia ha tradito la sua storia e i suoi valori. Non sono io che lascio, è Forza Italia che lascia se stessa".
Il presidente del Consiglio Mario Draghi è arrivato al Quirinale per incontrare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Palazzo del Quirinale il presidente del Consiglio, Mario Draghi, il quale, dopo aver riferito in merito alla discussione e al voto di ieri presso il Senato, ha reiterato le dimissioni sue e del governo da lui presieduto. Il Presidente della Repubblica ne ha preso atto. Il governo rimane in carica per il disbrigo degli affari correnti. Lo comunica il Quirinale in una nota.
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A quanto si apprende da ambienti parlamentari il presidente del Senato Elisabetta Casellati salirà al Quirinale alle 16.30. Alle 17 toccherà invece al presidente della Camera Roberto Fico.
Il presidente della Camera Roberto Fico sta ricevendo il presidente del Consiglio Mario Draghi a Palazzo Montecitorio.
La deputata Soave Alemanno lascia il M5s. La deputata pugliese, che in questi giorni ha criticato la scelta del partito di non sostenere il governo Draghi, ha annunciato l'addio su Facebook, dicendosi "amareggiata" e spiegando che "quella scritta nell'ultimo periodo è una brutta pagina che non avrei voluto leggere".
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riceverà nel pomeriggio al Palazzo del Quirinale i presidenti delle Camere. Lo rende noto un comunicato del Colle.
E' terminato dopo venti minuti il colloquio di Mario Draghi con il Presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, alla quale il premier ha comunicato di aver rassegnato le sue dimissioni nelle mani del Capo dello Stato.
"La cosa più grottesca sono stati gli applausi di coccodrillo in Aula" alla Camera stamani a Draghi "da chi è stato responsabile a pieno titolo" della caduta del governo. Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, nell'assemblea congiunta dei gruppi Pd, in corso alla Camera.
Solo due dei tre ministri del M5s hanno seguito dai banchi del governo il breve intervento del premier Mario Draghi questa mattina alla Camera: Federico D'Incà e Fabiana Dadone. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento è stato l'unico dei due ad applaudire in maniera convinta Draghi, alzandosi in piedi quando è scattata l'acclamazione in Aula. Il ministro per le Politiche agricole Stefano Patuanelli era assente, e quella per le Politiche giovanili, Dadone, posizionata all'estremità destra del banco con i ministri leghisti Erika Stefani e Massimo Garavaglia, non ha partecipato alla standing ovation.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi si è recato a palazzo Giustinani per incontrare il presidente del Senato Elisabetta Casellati.
Il premier Mario Draghi ha lasciato da pochi minuti il Quirinale.
"Non c'è nessun volto del centrodestra, si vedrà quando si andrà a votare. Il centrodestra avrà un programma politico ed economico, fondamentale la scelta Europeista e Atlantista, il nostro principale interlocutore sono gli Stati Uniti". Lo dice Antonio Tajani a Rtl 102.5. "Berlusconi è sempre stato sempre molto preciso su questo, Forza Italia è un partito liberale".
"Prima di tutto grazie". Sono le parole con cui il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha aperto il suo intervento alla Camera. Ne è seguito un lungo applauso. Anche i ministri si sono alzati in piedi ad applaudire. "Certe volte - ha poi aggiunto Draghi - anche il cuore dei banchieri centrali viene usato, grazie per questo e per tutto il lavoro fatto in questo periodo".
"Alla luce del voto al Senato chiedo di sospendere la seduta perché mi sto recando dal presidente della Repubblica per comunicare le mie determinazioni". Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi, alla Camera.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha lasciato Montecitorio. Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha sospeso la seduta fino alle 12, in attesa degli esiti del colloquio tra il premier e il Capo dello Stato.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi è arrivato alla Camera per le comunicazioni, accolto da un lungo applauso. Standing ovation del
centrosinistra e del governo. Immobili il centrodestra e i Cinquestelle.
"Ieri siamo rimasti stupiti dalla scelta di Mario Draghi di mettere la fiducia su una risoluzione presentata dal senatore Casini. In quel momento ha scelto il Pd e non ha scelto il centrodestra di governo che gli chiedeva di andare avanti con un nuovo patto". Così il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani.
Lo spread tra Btp e Bund tedesco apre in netto rialzo a 230 punti base, rispetto ai 212 punti della chiusura di ieri, dopo la crisi di governo. Il rendimento del decennale italiano sale al 3,56%, oltre il tasso dei titoli greci (3,48%).