RESA DEI CONTI CON GIORGETTI

Lega, Salvini parla per 50 minuti al Consiglio federale: "Massimo impegno per il taglio delle tasse"

Il segretario del Carroccio: "Ascolto tutti, ma decido io". Si placano i toni con il ministro Giorgetti, che assieme all'intera assemblea ribadisce il sostegno al leader: "La Lega è una, Salvini saprà operare una sintesi"

05 Nov 2021 - 12:57

"Massimo impegno" per il taglio delle tasse e "no" al Reddito di cittadinanza: sono i due temi principali esposti da Matteo Salvini durante il Consiglio federale della Lega durato cinque ore. Nel suo intervento di 50 minuti, il leader del Carroccio fa il punto sulla situazione politica e incassa la fiducia da parte del ministro Giancarlo Giorgetti al termine di una giornata che sembrava avviata alla resa dei conti. "Ascolto tutti, ma decido io", afferma Salvini.

Giorgetti: "La Lega è una, Salvini saprà fare sintesi" - "Un bel consiglio federale. Una bella discussione, il confronto è sempre positivo", commenta Giorgetti. Per il vicesegretario del partito, Salvini "ha ascoltato tutti, anch'io ho espresso le mie idee. La Lega è una, è la casa di tutti noi e Salvini ne è il segretario. Saprà fare sintesi, porterà avanti la linea".

Oltre a Giorgetti, anche tutti gli altri partecipanti hanno tributato il loro totale sostegno al numero uno della Lega. Il Consiglio federale ha infatti votato all'unanimità la condivisione della linea politica affidando mandato pieno al segretario.

"No" al Reddito di cittadinanza - "Nove miliardi di euro per regalare redditi di cittadinanza a furbi ed evasori non è rispettoso per chi fatica e lavora. Interverremo in Aula per dirottare sul taglio delle tasse una parte di quei miliardi", ribadisce Salvini.

"La visione è vincente, se inseguiamo la sinistra perdiamo", afferma ancora il numero uno della Lega. E annuncia per l'11 e il 12 dicembre una conferenza programmatica per "decidere i binari" politici.

Il profilo politico di Matteo Salvini

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"Unità nazionale per la pandemia, poi governo del centrodestra" - Il governo di unità nazionale è una esperienza necessaria "per superare la pandemia", ma in futuro l'obiettivo sarà di nuovo un "governo di centrodestra". Secondo l'ex vicepremier, si sta affrontando "questo periodo di governo di unità nazionale per superare la pandemia. Il futuro che abbiamo in testa è un governo liberale di centrodestra, fondato su alcuni valori: la difesa della famiglia, delle libertà e il taglio delle tasse".

"Impensabile entrare nel Ppe, è troppo debole" - Secondo Salvini, il Partito popolare europeo "non è mai stato così debole" ed è "impensabile entrarvi anche perché il Ppe è subalterno alla sinistra. E noi siamo alternativi alla sinistra". In Europa "si va avanti per un grande gruppo, identitario, conservatore e di Centrodestra, alternativo ai socialisti con cui il Partito popolare europeo governa insieme da anni", aggiunge l'ex ministro.

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