La norma prevede l'arresto in flagranza e in flagranza differita per il reato di lesioni e di danneggiamento di beni destinati all'assistenza
Via libera definitivo della Camera, con 144 voti a favore e 92 astenuti, alle misure per contrastare la violenza sul personale sanitario e socio-sanitario nell'esercizio delle funzioni e il danneggiamento dei beni destinati all'assistenza sanitaria. La norma prevede l'arresto obbligatorio in flagranza e, a determinate condizioni, l'arresto in flagranza differita per i delitti di lesioni personali commessi nei confronti di personale sanitario, socio-sanitario e dei loro ausiliari, nonché per il reato di danneggiamento dei beni destinati all'assistenza sanitaria.
Il provvedimento, che inasprisce le pene per le aggressioni contro il personale sanitario, si è reso necessario alla luce dell'ennesima aggressione, l'ultima avvenuta ieri (12 novembre) a Lamezia Terme, nei confronti del personale sanitario. La deputata della Lega Serena Matone ha spiegato che "il testo che oggi approviamo è uno strumento in più per combattere gli episodi di aggressione nei confronti dei nostri professionisti sanitari che, purtroppo, sono ancora tantissimi".
Episodi che "si sono moltiplicati non solo per le innegabili problematiche legate al sistema sanitario ma anche per la garanzia di impunità che finora ha accompagnato queste condotte e che oggi noi annulliamo, anche con l'arresto in flagranza differita. È un male che va debellato con forza, non per una visione panpenalistica o super giustizialista della società, ma perché questo ce lo chiede il nostro ordinamento".
Dello stesso parere Chiara Tenerini, di Forza Italia. "Esprimo grande soddisfazione per questo provvedimento, che ha un carattere emergenziale. Oggi molti medici decidono, purtroppo, di abbandonare la carriera ospedaliera e i giovani tendono a non scegliere questo percorso, anche per una questione di sicurezza. Questo decreto non solo prevede sanzioni più severe - ha evidenziato Tenerini -, ma introduce anche l'arresto in flagranza differita, garantendo che i responsabili non possano sfuggire alla giustizia. È un passo necessario per proteggere chi si dedica alla nostra salute e al benessere della comunità".