Controversa la soglia di sbarramento dopo che la Corte Costituzionale tedesca ha dichiarato incostituzionale lo sbarramento al 3% perché non legato a un principio di governabilità del paese
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Il Tribunale di Venezia ha rinviato alla Corte Costituzionale la legge elettorale per le europee per la soglia di sbarramento del 4 per cento. La decisione è stata assunta durante l'esame di un ricorso presentato dall'avvocato Felice Besostri, che già aveva impugnato il Porcellum, poi bocciato dalla Consulta.
Quella assunta dal Tribunale di Venezia è la prima decisione nel merito assunta rispetto ai ricorsi presentati sulla legge elettorale che regola in Italia il meccanismo delle elezioni europee. Oltre che a Venezia, sono stati presentati ricorsi a Roma, Napoli, Milano, Cagliari e Trieste.
"La decisione assunta oggi dal Tribunale di Venezia è un prima parziale vittoria dei ricorsi promossi". E' il commento del promotore dei ricorsi, l'avvocato Felice Besostri. "C'è solo un problema di tempi per la decisione", dichiara Besostri, che per questo avrebbe "preferito che il quesito fosse sottoposto alla Corte di Giustizia della Ue".
Ma secondo l'avvocato "l'esito è certo anche per i precedenti del Tribunale Costituzionale Federale tedesco. Le norme costituzionali sul diritto di voto sono uguali nella Costituzione tedesca (art. 38 GG) e italiana (art. 48 Cost.) e la giurisprudenza costituzionale tedesca in materia elettorale è un riferimento anche per la Consulta, che ne ha fatto uso nella sentenza sul Porcellum. Gli italiani sono ora più liberi di votare per le liste di gradimento, senza paura di sprecare il voto". Besostri rivolge "un particolare ringraziamento all'avvocato Versace, codifensore nel ricorso veneziano".
"Ora - conclude - si attende la decisione del Tribunale di Cagliari, che affronti anche le altre questioni delle minoranze linguistiche, del riequilibrio di genere e della deroga alla raccolta di firme di presentazione delle liste".