Il ministro assicura che sul testo il governo è unito e "riteniamo debba andare avanti". Anche Di Maio parla di "slittamento tecnico" e chiarisce: "E' nel contratto"
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L'Aula della Camera esaminerà la proposta di legge sulla legittima difesa martedì 5 marzo. Lo ha deciso la conferenza dei Capigruppo di Montecitorio. L'esame del testo era stato previsto per questa settimana, ma un voto dei deputati nella giornata di martedì ha fatto slittare i lavori.
Bonafede: "Una legge che condividiamo pienamente" - A margine del question time, il ministro della Giustizia Alfondo Bonafede ha sottolineato che "condividiamo" quella legge "e riteniamo debba andare avanti". E ha aggiunto: "A causa di un problema iniziale, dovrà andare anche alla terza lettura, ma la linea di governo" di sostegno alla norma "è chiarissima. Non ci sarebbe nessun motivo per rallentare".
"Prima si approva meglio è - ha chiarito, rivolto ai cronisti -, così smettete di chiedere. Capisco che da voi possa essere considerato elemento di rottura, ma il percorso è linearissimo".
Di Maio: "Slittamento puramente tecnico" - Anche Luigi Di Maio ha assicurato che lo slittamento dei lavori è "puramente tecnico, non c'è nessuna ragione politica", spiegando che "la legittima difesa è nel contratto, non è questione di accontentare qualcuno ma di tenere fede agli impegni".
Salvini: "Tutto pronto" - Lo stesso Matteo Salvini ha affermato che sulla legittima difesa "è tutto pronto" e che "entro marzo i rapinatori avranno qualche diritto in meno e gli aggrediti qualcuno in più".