Crisi di Governo, il voto di fiducia al Senato
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"Non sono arrivato in ritardo e la 'moviola' mi ha dato ragione", spiega il senatore (espulso dal M5s per i mancati rimborsi) dopo le proteste sul suo voto di fiducia al governo che ha richiesto l'intervento del "Var"
"La dinamica è semplice: si può votare al termine della seconda chiama, ho chiesto di votare e ho votato. Non sono arrivato tardi, si può votare fino alla fine. Poi grazie alla 'moviola' è stato dichiarato valido il mio voto". E' quanto spiega il senatore del Misto, Lello Ciampolillo, commentando le proteste sul suo voto di fiducia al governo Conte (passata con 156 sì) che ha richiesto l'intervento del "Var".
L'espulsione dal Movimento per i mancati rimborsi Ciampollilo, ex M5s, sottolinea poi di aver votato sì "perché l'interesse della nazione viene prima di quello dei singoli partiti". E non esclude nemmeno un ritorno nel Movimento. "Vedremo”, ha risposto interpellato nel merito. Era stato espulso dai 5 Stelle per i mancati rimborsi. "Il mio appoggio al governo sarà su tutti i temi che riterrò opportuni”, aggiunge.
La Xylella e il sapone (e le onde elettromagnetiche) Ma non è la prima volta che il neo-costruttore in extremis balza agli onori della cronaca. Nota la sua battaglia per salvare gli ulivi pugliesi dall'abbattimento: Ciampolillo era convinto che la soluzione contro la Xylella fossero il sapone e un trattamento a base di onde elettromagnetiche. Spostò persino il domicilio presso un ulivo, ma invano: l'albero fu espiantato.
Le teorie no vax e il no alle mascherine Il senatore, inoltre, da sempre si è schierato a favore della legalizzazione della cannabis. Ed è arrivato addirittura ad avanzare la proposta, senza alcun fondamento scientifico, di usare prodotti derivanti dal fiore della cannabis per contrastare il coronavirus. No vax convinto, strizza l'occhio ai negazionisti. In un post su Facebook scrive: "Le mascherine servono solo a fermare l’influenza, non il Covid. Ma non vi sentite presi in giro?".
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