Quirinale, seconda giornata di votazioni: i protagonisti
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"Si tratta di tre nomi di alto profilo: una dirigente e politica italiana, un filosofo già presidente del Senato e un magistrato", annuncia Salvini
Il centrodestra ha scelto la sua rosa di candidati per la presidenza della Repubblica. Si tratta di Letizia Moratti, Marcello Pera, e Carlo Nordio, che hanno messo d'accordo Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia. "Sono tre nomi di alto profilo: una dirigente e politica italiana, un filosofo già presidente del Senato e un magistrato", annuncia Salvini. Ma chi sono i tre candidati salutati anche dal segretario dem Enrico Letta come candidati di "qualità"?
Chi è Letizia Moratti Letizia Brichetto Arnaboldi Moratti, classe 49, si laurea in Scienze Politiche nel 1972. E' una dirigente di azienda italiana ed è entrata nel mondo della politica nel 1994, quando viene chiamata da Silvio Berlusconi nel suo schieramento. Già il 13 luglio del 1994 diventa presidente della Rai: è la prima donna a ricoprire quell'incarico. Così com'è la prima donna ad assumere la carica di sindaco a Milano, nel 2006. Prima di diventare sindaco è stata ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca dal 2001 al 2006, sempre nel governo Berlusconi. Nel 2020, nel pieno dell'emergenza Covid, viene nominata dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, assessore regionale al Welfare: carica che ricopre ancora oggi.
Chi è Marcello Pera Marcello Pera, classe 43, inizia la sua carriera come docente di filosofia presso l'Università di Pisa. Professore, ma anche scrittore e saggista, aderisce a Forza Italia e rivolge il suo impegno alla
politica attiva negli anni 90. Nel frattempo collabora con le più importanti testate giornalistiche italiane, tra le quali "il Corriere della Sera", "Il Messaggero", "La Stampa". Diventa coordinatore nazionale della Convenzione per la Riforma liberale, fondata nel 1994 e si candida alle consultazioni del 1996. Nel 2001 viene nominato presidente del Senato.
Chi è Carlo Nordio Carlo Nordio, 74 anni, è un magistrato. Ha mosso i primi passi nel mondo delle procure nel 1977, negli anni Ottanta conduce indagini sulle Brigate Rosse venete. Dieci anni dopo l'impegno si sposta sul fronte di Tangentopoli: mentre a Milano è la stagione più fervida di Mani Pulite, lui mette sotto inchiesta con il sistema politico e amministrativo veneto, anche le Coop rosse. Ed è questa l'indagine che gli regala la celebrità . Quando ormai sono trascorsi venti anni, è un'altra inchiesta a portarlo sulle prime pagine dei giornali. Da procuratore aggiunto, coordina le indagini sul Mose, che nel 2014 portano a 35 arresti e a un vero terremoto politico e amministrativo, travolgendo anche Galan, per 15 anni presidente del Veneto. Oggi è consulente della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla morte di David Rossi, l'allora capo comunicazione di banca Mps precipitato dalla finestra del suo ufficio il 6 marzo 2013.
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