Il presidente del Consiglio rimanda al mittente la proposta del leader del Pd pur mantenendo un occhio di riguardo verso i giovani: "Il Pnnr è per loro"
Enrico Letta lancia la proposta di istituire un fondo per quella che considera la generazione più in crisi, quella dei 18enni. "Un aiuto concreto per studio, lavoro e casa ma per essere seri non va finanziata a debito (lo ripagherebbero loro) ma chiedendo all'1% più ricco del Paese di pagarla con la tassa di successione", ha scritto il segretario del Pd su Twitter.
Draghi: "Vogliamo un Paese per giovani ma non è il momento di togliere soldi ai cittadini" - "Sì, vogliamo un Paese per giovani", ha detto Mario Draghi durante la conferenza stampa di presentazione del dl Sostegni bis. A chi gli chiedeva se l'Italia sarà "un Paese per giovani", Draghi ha risposto che "certamente questo è lo scopo dell'intero Pnrr". Nel dl Sostegni bis, ha sottolineato, "c'è molto per i giovani: la casa, i contratti di inserimento, l'intervento per partite Iva e turismo. Poi nel Pnrr, oltre a investimenti e transizione ecologica, i giovani sono ovunque: c'è una clausola di condizionalità e bisognerà privilegiare donne e giovani". Subito dopo, però, ha risposto alla proposta di Enrico Letta in maniera glaciale: "Non ne abbiamo mai parlato, non l'abbiamo mai guardata ma non è il momento di prendere i soldi ai cittadini ma di darli".
Letta: "Col Covid abbiamo chiesto sacrificio ai giovani, restituiamo" - Letta ha poi parlato degli effetti della pandemia sulle nuove generazioni. Quella dei giovani è "una generazione che rischia di essere perduta" perché "ha preso di petto due crisi: la crisi del 2008 e il Covid", ha affermato l'ex premier. Durante la pandemia "abbiamo chiesto chiesto ai giovani un sacrificio per mettere in sicurezza la parte piu fragile della nostra popolazione. E i giovani lo hanno fatto. Ora dobbiamo restituire".