IL SEGRETARIO DEL PD

Scontro Letta-Salvini: "Leader Lega ha superato il limite, a rischio l'azione di governo"

La replica di Salvini: "Se c'è qualcuno che rallenta l'operato del governo è lui"

24 Mag 2022 - 13:26

"L'opposizione che Salvini e la Lega stanno facendo, per quanto mi riguarda, ha superato il limite". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, parlando della discussione in merito al Dl Concorrenza. "Salvini che mette a rischio le risorse del Pnrr è incompatibile con il lavoro efficace e positivo dell'azione di governo", ha aggiunto l'ex premier. La replica del leader leghista: "È Letta a rallentare l'esecutivo".

"Non credo che così si possa andare avanti a lungo Penso che questa vicenda vada chiarita", spiega Letta. Le sue parole arrivano alla vigilia della nuova riunione della commissione Industria del Senato sul ddl Concorrenza. Mario Draghi è stato chiaro con i partiti che sostengono il suo esecutivo: non sono ammessi ulteriori ritardi, non si possono mettere a rischio i soldi del Pnrr.

Salvini replica a Letta - La replica di Salvini, però, non si fa attendere. "Abbiamo difeso la casa e i risparmi degli italiani, lavoriamo per la pace in Ucraina e per la pace fiscale in Italia. Intanto Letta e il PD passano il tempo proponendo Ius Soli, Ddl Zan e cambio della legge elettorale. Vivono su Marte o vivono in Italia?", domanda ironicamente. E ancora: "Ma come? Sono qua, il lunedì' pomeriggio, c’è' la festa del Milan in corso e io sono qua a parlare dei porti, di diga, gronda. E Letta dice che non abbiamo voglia di stare al governo? Non ha argomenti, poverino.Se c'è qualcuno che rallenta l'operato del governo è lui. Con l'aggravante della guerra a oltranza".

Nodo concessioni balneari - Il nodo è sempre quello: le concessioni balneari sulle quali il governo potrebbe inciampare. A questo punto potrebbe essere la componente centrista "Italia al centro" a dare una mano all'esecutivo. La formazione che riunisce Giovanni Toti, Paolo Romani e Gaetano Quagliariello ha raggiunto a palazzo Madama quota 10 senatori e presto verrà costituito il nuovo gruppo parlamentare. I tre centristi, accompagnati dal capogruppo di CI alla Camera Marco Marin, nel pomeriggio si presentano a palazzo Chigi per annunciare la novità al premier e gli assicurano il loro sostegno. "La fiducia non è in discussione per quello che ci riguarda", assicurano.

Votare il testo in commissione e poi blindarlo in aula con la fiducia, quindi. E poi sbloccare anche la delega sul fisco, prima che la campagna elettorale divampi definitivamente.

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