A Tgcom24 il giornalista sotto scorta dal 2014 per le minacce della mafia interviene a proposito della discussione sull'attacco ai media
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"Gli insulti ai giornalisti hanno avuto su di me un effetto devastante. Purtroppo siamo tutti a difendere e a volere il giornalismo, tranne quando poi fa inchieste sul nostro partito o sul nostro movimento politico": così il giornalista Paolo Borrometi, sotto scorta dal 2014 per le minacce della mafia, a Fatti e misfatti, rubrica di Tgcom24 condotta dal direttore Paolo Liguori. "E' questa la cosa più drammatica: noi vogliamo un giornalismo come cane da compagnia e non come cane da guardia".