Per quella vicenda è indagato per corruzione Pietro Colucci, imprenditore campano che gestisce una galassia di imprese che si occupano di rifiuti. "Cozzani ha negato gli addebiti"
Il presidente della Liguria Giovanni Toti è indagato anche per falso. L'accusa emerge dalle carte dell'inchiesta che ha terremotato la Regione Liguria portando ai domiciliari il governatore. L'ipotesi di reato è legata alla gestione delle discariche in provincia di Savona. Per quella vicenda è indagato per corruzione Pietro Colucci, imprenditore campano che gestisce una galassia di imprese che si occupano di rifiuti. Terminato l'interrogatorio di garanzia dell'ex capo di Gabinetto della Regione Liguria Cozzani, che non ha risposto alle domande ma ha fornito dichiarazioni spontanee, espimendo la volontà di dimettersi e negando ogni addebito.
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Nel 2021 la procura aveva indagato Colucci per finanziamento illecito al partito di Toti. Durante l'inchiesta dalle telefonate sono emersi indizi sulla corruzione. Secondo gli investigatori tra il 2016 e il 2020 Colucci, tramite le sue società, aveva finanziato con 195mila euro Toti. In quello stesso periodo "le società riconducibili al gruppo Colucci - si legge nell'ordinanza - avevano avuto come interlocutore istituzionale la Regione Liguria, competente al rilascio di autorizzazioni in materia di gestione delle discariche".
"Tutti i finanziamenti provenienti dalle società del gruppo riconducibile a Colucci e diretti al Comitato Change e al Comitato Giovanni Toti Liguria non erano stati deliberati dai rispettivi organi sociali e, in alcuni casi, non erano neppure stati inseriti in bilancio".
Intanto è saltato l'interrogatorio per l'imprenditore genovese Aldo Spinelli, 84 anni, in tribunale a Genova. La cancelleria non avrebbe notificato gli atti di convocazione agli avvocati difensori di Spinelli e l'interrogatorio davanti al gip non si è quindi potuto svolgere. "Mi hanno lasciato solo, i miei avvocati non ci sono, verrò lunedi'", ha chiosato l'imprenditore uscendo dall'aula. Ad una domanda sui finanziamenti e sulle contestazioni Spinelli ha risposto: "Tranquilli, lunedì saprete tutto. Male non fare, paura non avere".
"Il dottor Cozzani ha negato gli addebiti che gli vengono contestati ma non è entrato nel merito vista la mole di atti da studiare". Lo ha detto l'avvocato Massimo Ceresa Gastaldo, legale dell'ex capo di gabinetto al termine dell'interrogatorio di garanzia davanti al gip Paola Faggioni. "Ha spiegato che le esigenze cautelari non sono più sussistenti visto che non è più capo di gabinetto. E che si dimetterà appena revocati i domiciliari". Cozzani, ha concluso l'avvocato "ha mostrato massima disponibilità a chiarire in un secondo momento con i pubblici ministeri".
L'ex capo di Gabinetto di Regione Liguria non ha risposto alle domande, ma ha fornito dichiarazioni spontanee, esprimendo la volontà dimettersi e negando ogni addebito. In caso di dimissioni, come sottolineano le difese, verrebbero meno l’esigenza cautelare degli arresti domiciliari. Nei prossimi giorni Cozzani chiederà di essere sentito dai pm.