Il presidente della Regione ha consegnato la missiva all'assessore Giacomo Giampedrone durante un incontro di quattro ore, autorizzato dalla Procura di Genova
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Un lungo intervento, un intervento politico con il quale si rivendica "l'interesse pubblico in ogni nostra scelta" e la certezza "che la maggior parte dei liguri comprendano e apprezzino il cammino fatto e i risultati raggiunti dal nostro governo". Sono alcuni degli stralci della lettera che Giovanni Toti, agli arresti domiciliari dal 7 maggio, ha consegnato all'assessore Giacomo Giampedrone sabato, durante l'incontro autorizzato dalla procura di Genova. La lettera verrà letta martedì in Consiglio regionale dal capogruppo della Lista Toti Alessandro Bozzano.
Il presidente Toti, ha detto Giampedrone "passa le sue giornate a studiare e a scrivere. Legge tutto, custodisce in una cartellina trasparente gli articoli che possono essere utili per la sua difesa". Giampedrone ha parlato per oltre quattro ore con Toti. "E' molto sereno e motivato - ha aggiunto -, ha studiato a lungo le carte e vorrebbe riprendere al più presto il suo lavoro al sevizio dei liguri".
"Al momento non ha intenzione di dimettersi e attende di tornare nel suo ruolo per fare tutti i confronti con la maggioranza e lì decidere il cammino da continuare insieme oppure fare altri tipi di valutazioni, che comunque spettano direttamente a lui. È molto riconoscente agli alleati che lo sostengono, al presidente ad interim Piana, alla giunta e alla maggioranza per il grande lavoro che stanno portando avanti con grande compattezza - ha concluso -. Ed è rimasto anche colpito dai tantissimi messaggi di solidarietà e appoggio che sono arrivati in queste settimane ai suoi familiari".