L'ex ministro ha osservato: "Sicuramente, per le politiche sulla famiglia, il nuovo esecutivo adotterà dei provvedimenti che io non avrei adottato, avendo una visione completamente diversa"
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"La componente gay è ben rappresentata in questo governo, adesso non conosco le storie di ognuno ma presumo ce ne siano diversi". Lo ha affermato l’ex ministro della Famiglia Lorenzo Fontana (Lega), intervistato da Klaus Davi per il programma in onda su YouTube KlausCondicio. Secondo Fontana la componente gay più orientata a sinistra ha spinto per far nascere questo nuovo governo dopo la crisi innescata da Salvini. Il leghista ha comunque precisato che "per me conta molto poco", quello che conta è "la bravura o la non bravura" di un politico.
Quella stessa componente "mi ha osteggiato ed è sicuramente contenta di essere in un governo come questo che, per le politiche sulla famiglia, adotterà sicuramente dei provvedimenti che io non adotterei, avendo io una visione e opinioni diverse sul tema", ha aggiunto Fontana, che però ha spiegato di non essere omofobo "né io né Salvini. Anzi, le racconto una curiosità: ho molti amici fraterni qui a Bruxelles che mi hanno detto che sono anche abbastanza apprezzato dal punto di vista fisico. Chiaramente non è che la cosa mi interessasse".
Tornando sul governo l'ex ministro accusa Conte di essere stato spregiudicato: "Lo vedevo come una persona che sicuramente non aveva valori saldi da difendere, perché quando hai valori saldi da difendere o pensi di averli prima di passare da una parte all'altra ti fai anche un esame di coscienza. Passare da nemici ad amici tutto d'un colpo sa di strano".
Per la Lega l'endorsement ricevuto dall'Unione europea al nuovo governo "dovrebbe fare riflettere, perché se i Paesi stranieri sono entusiasti di questo governo i cittadini si chiederanno ‘ma sono entusiasti perché faranno gli interessi degli italiani o di altri paesi’?", ha osservato poi Fontana aggiungendo che è stato il Ppe a chiudere le porte in faccia al Carroccio e non viceversa. "Abbiamo parlato con esponenti del Ppe in Europa, tentando di aprire un dialogo. Ma questi ci hanno chiuso la porta in faccia, preferendo parlare con i socialisti, con i Verdi e con i Liberali. Hanno in mente un progetto europeo, probabilmente molto più vasto del livello europeo stesso, completamente diverso dal nostro".
Dopo le parole di Silvio Berlusconi contro il sovranismo salviniano, Fontana ha ipotizzato che potranno esserci dei problemi in Forza Italia, poiché una parte di loro si rispecchia nei nostri valori mentre un'altra parte di loro è più appoggiata alla sinistra. Sta nei fatti che un pezzo di FI sosterrà probabilmente il governo Conte. La cosiddetta 'maggioranza Ursula' è una cosa che a livello di Ue si sta vedendo da molti anni. Manca solo la parte del Pd. Io non mi meraviglierei se una parte di loro dovesse appoggiare il governo Conte. Una parte di FI insieme col Pd potrebbe creare qualcosa di nuovo".
Su Mattarella, ha commentato che "ha fatto fondamentalmente quello che doveva fare rispettando la Costituzione, è chiaro che noi avremmo preferito andare al voto. Essendoci tre partiti che alleandosi hanno la maggioranza in Parlamento, il Presidente non poteva fare altro che prenderne atto. Sento delle critiche sul presidente Mattarella, ma a mio avviso non ha fatto altro che prendere atto della situazione. Che lui magari si augurasse di fare un altro governo piuttosto che andare alle elezioni può anche essere, ma poi poco c’entra su come sono andati i fatti".
E sulle critiche alla Lega per la conferenza stampa al Papeete di Milano Marittima, ha replicato: "Sono tantissimi anni che andiamo al Papeete. Sei anni, forse anche di più. Solo che quest’anno è stato strumentalizzato politicamente. Tanto è vero che per screditare Salvini sono state postate anche delle foto di qualche anno fa".