L’ex componente del Csm si difende a “Quarta Repubblica”
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Luca Palamara si difende. L’ex presidente dell’Associazione nazionale magistrati, indagato per corruzione, rilascia un’intervista a “Quarta Repubblica” in cui chiarisce la sua posizione: “Io questi 40mila euro di cui si parla non li ho mai visti, non so neanche come siano fatti”.
L’ex componente del Csm spiega anche il suo rapporto con Giancarlo Longo, l’uomo di cui avrebbe perorato la nomina per la Procura di Gela: “Sa quante persone ho visto nei miei quattro anni al Csm? – dice alla giornalista –. Quante persone hanno perorato le loro cause?”. Quindi la spiegazione: “Vista la mia carica amministrativa io ascoltavo chiunque, nessuno escluso”.
Palamara è accusato di aver accettato viaggi e gioielli per indirizzare le nomine dei magistrati a capo delle procure, ma lui grida al complotto: “Mi sembra una storia talmente surreale, sarei preoccupati se avessi fatto cose sbagliate”.