Emorragia di like e followers per il leader M5s: tra i più penalizzati nell'ultimo periodo
18.00 DI MAIO 5 STELLE SRV
La crisi della leadership di Luigi Di Maio non è solo nei palazzi della politica, nelle riunioni di deputati e senatori che criticano la sua linea, ma anche sui social. Il sentiment della rete è spietato: su Facebook, dove conta 2.206.920 di fans ed è secondo in Italia solo dietro a Matteo Salvini, da mesi ormai si trova a che fare con la fuga dei like. Flotte di utenti a cui piaceva e che da settimane hanno deciso di non seguirlo più.
Da quando è partito il governo giallorosso, ricorda il Messaggero, Di Maio ha inoltre perso 31.071 followers. Un picco, va detto, che accomuna un po' tutti i big pentastellati (da Beppe Grillo ad Alessandro Di Battista) ma non con dimensioni così vaste, Il leader M5s e ministro degli Esteri Di Maio ha perso circa 7.600 amici su Facebook. Discorso simile anche su Instagram, piattaforma in forte espansione che usa per dirette e rimbalzi su Fb, con -1500.
Sempre più raramente un post di Di Maio riesce a superare i 10mila like. Al contrario, sulla sua bacheca sono sempre di più i commenti negativi. Possibile che sia solo tutta opera della Bestia di Matteo Salvini? Il paragone con gli altri leader parlano chiaro: crescono (quasi) tutti. Nei mesi di novembre e dicembre, mentre Di Maio perdeva la base su Facebook, il resto dei big della coalizione se la passavano più che bene. Dal premier Giuseppe Conte (+4021) al segretario del Pd Nicola Zingaretti (+1841) fino a Roberto Speranza, capo di Leu (+2337). In controtendenza, insieme al capo dei grillini, risultava (ed è così tuttora) Matteo Renzi, fondatore di Italia Viva (-1.615).
Nel centrodestra, invece, arriva la conferma di Giorgia Meloni che continua a crescere a vista di mi piace e seguaci, di pari passo con i sondaggi che danno Fratelli d'Italia in doppia cifra abbondante. Nel periodo preso in esame per i big del governo giallorosso, la presidente di FdI ha staccato tutto allargando la sua base sul social di Zuckerberg con un +30.302, seguita da Matteo Salvini (+9.225).