"PER REITERATE VIOLAZIONI"

M5s: 4 espulsi, tra loro i senatori De Falco e De Bonis | I Probiviri: "Hanno violato più volte Statuto e Codice"

Via anche gli eurodeputati Marco Valli e Giulia Moi che attacca: "Movimento morto da quando è scomparso Gianroberto Casaleggio. Di Maio: "Chi non sostiene il contratto di governo è fuori"

31 Dic 2018 - 19:15
 © ansa

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Il collegio dei Probiviri del M5s ha espulso i senatori Gregorio De Falco e Saverio De Bonis, e gli eurodeputati Marco Valli e Giulia Moi, per "reiterate violazioni" dello Statuto e del Codice Etico. Lo comunica il blog delle Stelle in un post. Per il senatore Lello Ciampolillo il collegio ha optato per il richiamo. La reazione a caldo dell'ex comandante: "Scelta illegittima e anti-democratica"

Secondo quanto scritto sul blog, quindi, a fronte di comportamenti contrari alle norme dello Statuto e del Codice Etico, accettato e condiviso da eletti e iscritti, il collegio dei Probiviri ha deciso di espellere i senatori Gregorio De Falco (reiterate violazioni art. 11 Statuto; art. 3 Cod. Etico) e Saverio De Bonis (violazione art. 11 Statuto; art. 6 c. 4, Cod. Etico). Inoltre sono stati espulsi gli eurodeputati Giulia Moi (violazione art. 11, lettera m, Statuto; art. 3 Cod. Etico) e Marco Valli (violazione art. 11, lettera m, Statuto).

Infine per Lello Ciamponillo solo un richiamo (violazione art. 11 Statuto; art. 3 Cod. Etico) Nei confronti di Matteo Mantero e di Virginia La Mura i procedimenti disciplinari sono stati archiviati. Nei confronti di Elena Fattori e Paola Nugnes i procedimenti disciplinari sono ancora pendenti. "Queste decisioni sono atte a tutelare la comunità del Movimento 5 stelle, che si riconosce nei suoi valori e nel rispetto delle regole".

De Falco: "Scelta illegittima, così non c'è spazio per la democrazia" - "Mi dispiace molto e non me lo aspettavo. Confidavo nel fatto che ci fosse uno spazio di democrazia che invece, a quanto pare, non c'è". Lo ha affermato il comandante Gregorio De Falco commentando la sua espulsione dal M5s. Il senatore ritiene la sanzione "illegittima" e la lega alla sua astensione al voto di fiducia sulla Manovra "che secondo loro avrei dovuto votare a scatola chiusa".

"Espulsione sbagliata e incostituzionale" - De Falco ha detto quindi di sperare che "il Movimento in autotutela corregga questo grave errore perché è un provvedimento sbagliato nel merito, incostituzionale e sanziona l'espressione di opinione e di voto in contrasto con le tutele prestate ai parlamentari dall'articolo 68". "L'espulsione è un segno di enorme debolezza e di scarsa cultura democratica. Tuttavia io mi sento ancora perfettamente in linea con le idee del Movimento, non sono io ad avere cambiato linea", ha aggiunto.

Moi: "Movimento morto dopo la scomparsa di Gianroberto Casaleggio" - "Purtroppo assieme a Gianroberto Casaleggio, è scomparso anche il Movimento". Lo ha detto l'europarlamentare espulsa dal M5s, Giulia Moi. "La notizia della mia espulsione non mi sorprende affatto - ha precisato -. Qualcuno tentò di escludermi dal Movimento già a pochissimi mesi dalla mia elezione al Parlamento europeo. Andai anche da Gianroberto Casaleggio, con il quale ho sempre avuto uno splendido rapporto, e già allora fu lui in persona a difendermi da questi frequenti tentativi di espulsione".

De Bonis: "Dispiace per l'espulsione, forse mi dimetto" - "Sono profondamente dispiaciuto da quanto accaduto. Sono stato espulso per vicende legate a fatti che risalgono a 12 anni fa, pur avendo prodotto all'atto dell'accettazione della candidatura i miei certificati penali che risultavano puliti". Lo scrive il senatore Saverio De Bonis facendo probabilmente riferimento a due reati prescritti in due procedimenti giudiziari degli anni scorsi. "Continuerò sempre a essere fedele alle idee originarie del M5s. Sto meditando di dimettermi dal ruolo di senatore", aggiunge.

Di Maio: "Chi non sostiene il contratto di governo è fuori" - "Tutti sono importanti, nessuno è indispensabile". Lo ha scritto su Twitter il leader M5s, Luigi Di Maio, sottolineando che "i Probiviri si sono espressi con provvedimenti duri e giusti. Chi non sostiene il contratto di governo è fuori dal Movimento. Il rispetto degli elettori viene prima di tutto".

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