POST CHIARIFICATORE

M5s a Mentana: "Non se la prenda, era per par condicio"

Il Movimento: "Le auguriamo di continuare a fare informazione a lungo". Il passo indietro del giornalista: "La rettifica mi basta"

04 Gen 2017 - 13:32

"Mentana si è risentito per il fatto che il logo del suo Tg fosse presente nell'immagine del post che denunciava le bufale dei media italiani". Così, sul blog di Beppe Grillo, il M5s torna sull'annunciata querela da parte del direttore del Tg di La7: "Non se la prenda direttore, è stato fatto per 'par condicio' per non far sfigurare troppo i suoi colleghi". Tale chiarimento ha portato Mentana a rinunciare alla querela: "La rettifica mi basta".

Mentana: "Non mi interessa fare il fenomeno" - "So che gli amanti del sangue social - ha annunciato Mentana - vorrebbero che lo scontro andasse avanti fino alle estreme conseguenze, e del resto su Twitter sta proseguendo nei miei confronti il trattamento che potrete verificare, da parte di tanti pasdaran che forse non aspettavano altro. Ma la rettifica (chiamiamola così) del M5s fa obiettivamente venir meno gli estremi per un passo giudiziario". "Mi sono mosso - ha aggiunto il direttore del TgLa7- per difendere la reputazione del tg che dirigo da un'accusa grossolana e infamante per qualunque testata, e sicuramente del tutto fuori luogo per il Tg La7. Non me ne frega niente di fare il fenomeno".

Il "messaggio" a Mentana compare nel post scriptum a un post relativo al codice di comportamento del Movimento. "Le auguriamo di continuare a fare informazione che sia rispettosa della verità e dei cittadini ancora a lungo", scrive ancora il M5s.

"La svolta garantista è una bufala di giornali e tv" - "Il codice di comportamento del Movimento 5 Stelle rappresenta una svolta garantista? Falso. E' un'altra bufala di giornali e tv". E' quanto fa sapere il M5S sul blog di Beppe Grillo in merito al codice etico varato martedì dagli iscritti. "Il MoVimento 5 Stelle garantisce ai cittadini che chi tra i suoi eletti non rispetta i principi a cui ha aderito come portavoce viene messo fuori dalla porta. Non aspettiamo il terzo grado di giudizio. Nel MoVimento 5 Stelle già al primo grado si prevede l'espulsione. Se nel Pd si applicasse lo stesso nostro Codice, non resterebbe quasi più nessuno. Perché non lo fanno?".

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