M5S, Beppe Grillo: "Sono un po' stanchino" Leader propone un collegio di 5 garanti
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"Abbiamo bisogno di una struttura più ampia. Io, il camper e il blog non bastiamo più", scrive. Cinque i nomi proposti: Alessandro Di Battista, Luigi Di Maio, Roberto Fico, Carla Ruocco e Carlo Sibilia
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Citando un battuta del film "Forrest Gump", Beppe Grillo afferma di essere un "po' stanchino" e invita, sul blog, a votare per la nomina di una sorta di collegio di garanti che possa affiancarlo. "Il M5S ha bisogno di una struttura più ampia. Io, il camper e il blog non bastiamo più". Cinque i nomi proposti: Alessandro Di Battista, Luigi Di Maio, Roberto Fico, Carla Ruocco e Carlo Sibilia.
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"Quando abbiamo intrapreso l'appassionante percorso del Movimento 5 Stelle, ho assunto il ruolo di garante per assicurare il rispetto dei valori fondanti di questa comunità", si legge sul blog del leader cinquestelle.
"Oggi, se vogliamo che questo diventi un Paese migliore, dobbiamo ripartire con più energia ed entusiasmo. Sono un po' stanchino, come direbbe Forrest Gump. Quindi pur rimanendo nel ruolo di garante del M5S ho deciso di proporre cinque persone, tra le molte valide, che grazie alle loro diverse storie e competenze opereranno come riferimento più ampio del M5S in particolare sul territorio e in Parlamento. Oggi le propongo in questo ruolo per un voto agli iscritti", aggiunge Grillo.
"Queste persone si incontreranno regolarmente con me per esaminare la situazione generale, condividere le decisioni più urgenti e costruire, con l'aiuto di tutti, il futuro del Movimento 5 Stelle", conclude.
Grillo è un "po' stanchino", come Forrest Gump - La frase "sono un po' stanchino" è presa in prestito dal film interpretato da Tom Hanks nel 1994 "Forrest Gump", che vinse sei premi Oscar. La battuta viene pronunciata da Forrest Gump al termine di una maratona durata anni che lo porta dalle sponde dell'Oceano Atlantico a quelle del Pacifico. Le citazioni cinematografiche sono una passione del leader M5S che sui suoi post le usa con tanto di fotomontaggi dove spesso il volti dei protagonisti viene sostituito dal suo o da quello degli avversari che vuole colpire.