Il co-fondatore dei Cinque Stelle liquida le recenti espulsioni: "Non ci spaventano. Possono fare quel che vogliono, è una loro scelta". Previsto per oggi l'incontro con Serenlla Fuksia
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"Il gruppo dei dissidenti non ci interessa assolutamente". Così il fondatore dei Cinque Stelle, Gianroberto Casaleggio, liquida le recenti espulsioni che hanno provocato non poche polemiche all'interno della base del Movimento. "Non ci spaventano. Possono fare quel che vogliono, è una loro scelta", ha aggiunto. "Noi - ha detto - saremmo in difficoltà se l'opinione pubblica non ci seguisse e non per un nuovo gruppo".
"Mai stato iscritto alla massoneria" - "Io non sono mai stato iscritto alla massoneria, né ho voglia di iscrivermi alla massoneria", ha detto Casaleggio commentando la notizia, più volte apparsa sulla stampa, di una presunta affiliazione. "Sono contro qualunque potere al di fuori dello Stato e per la massima trasparenza per i dipendenti dallo Stato. Non possono esserci poteri altri. Chi ha prove contrarie le porti fuori".
Caso Fuksia, "nessun processo" - Quanto al caso di Serenella Fuksia, senatrice M5S, in odor di espulsione dopo essere stata sfiduciata dal suo meet-up locale, Casaelggio spiega: "Non ci sarà alcun processo per la Fucksia. Ascolterò quello che vuole dirmi. So poco o nulla del caso della Fucksia. Serenella mi ha chiesto di incontrarla circa un mese fa ma finora non sono riuscito ad incontrarla. L'espulsione? Decide il gruppo parlamentare. Io posso votare se il gruppo avvia la procedura. Ma il mio voto vale uno come quello degli altri, non mille".
Stessa posizione nei confronti di Bartolomeo Pepe, altro senatore sfiduciato dal meet-up locale: "Non so nulla. Ho soltanto letto i giornali. Se vuole incontrarmi, quando vuole". Più duro il tono nei confronti del "dissidente", ormai espulso, Francesco Campanella che ha sempre detto di aver provato a mettersi in contatto con Grillo e Casaleggio: "Le persone che mi hanno chiamato le ho sempre incontrate. Poi ognuno ha la sua versione...".