L'ex premier rivendica di essere sempre stato trasparente: "Sono pronto a pubblicare lo scambio di mail" con il fondatore del Movimento. Da lui, dice, "poste condizioni umilianti"
Nuova giornata al cardiopalma per il M5s che assiste ad una guerra di nervi e di posizione tra Grillo e Conte, che ruota ormai intorno ad una certezza: la scissione ormai è un dato di fatto. "Ho sempre rispettato e continuerò a rispettare Beppe, ma non dica falsità sul mio conto", afferma l'ex premier, precisando di aver "aspettato Grillo in piena trasparenza, ma il progetto politico non rimane nel cassetto per la contrarietà di una persona sola".
Conte o Grillo? M5s va alla conta Intanto in Parlamento si susseguono assemblee, alla Camera e in Senato per cercare di trovare una quadra. Perché ormai pare ovvio che si andrà alla conta. Chi sta con Conte e chi sta con Grillo. Con un occhio a quello che faranno i dirigenti più in vista del Movimento.
I senatori: "Consentire al Movimento di esaminare il nuovo statuto" L'assemblea dei senatori del M5s "ritiene doveroso esprimere gratitudine per lo sforzo profuso nella redazione del nuovo statuto, che tuttavia ad oggi gli iscritti e gli eletti non conoscono ed hanno tutto il diritto di vedere ed esaminare. In un Movimento che della democrazia diretta e della trasparenza ha fatto i propri principali pilastri è indispensabile che sia condiviso con l'intera comunità 5 Stelle. Si ritiene inoltre che una sintesi e una mediazione siano ancora possibili" per non disperdere "l'ambizioso progetto".
Gli eurodeputati: "Evitare drammatica spaccatura" "Si deve fare di tutto per evitare drammatiche spaccature". E' la conclusione di una "lunga e costruttiva" riunione degli eurodeputati M5s, che hanno tutti espresso forte preoccupazione e auspicano che prevalga l'unità. La delegazione, dunque, "si mette a disposizione per contribuire a uscire da questo stallo, inspiegabile agli occhi dei cittadini".
Di Maio al lavoro per l'unità "Smentiamo i retroscena, le fantasiose ricostruzioni e le presunte prese di posizione del ministro degli Esteri che rimbalzano su agenzie e giornali in queste ore", mette le mani avanti Luigi Di Maio.
Grillo: "Non sono il padre-padrone del M5s" "Io ho agito come dovevo agire: con il mio cuore, con la mia anima e con la mia intelligenza. Non sono il padre-padrone del M5s, sono il suo papà", dice Grillo che prova ad abbassare il tono dello scontro con il suo ormai rivale: lo statuto di Conte "metteva al centro solo lui" e "io ho solo chiesto la garanzia di avere la struttura del garante identica allo statuto che c'è ora. Non ho chiesto altro", torna a ribadire il fondatore.
Conte: "Pronto a pubblicare lo scambio di mail con Grillo" "Ho sempre rispettato e continuerò a rispettare Beppe Grillo ma non dica falsità sul mio conto", gli ribatte a stretto giro l'ex candidato leader che sfida Grillo sul terreno della trasparenza: "Ho agito sempre in trasparenza. Sono pronto a pubblicare lo scambio di mail che ho avuto con Grillo se lui mi autorizza".
"Da Grillo poste condizioni umilianti" E poi l'ex premier lancia l'affondo. Le condizioni poste da Grillo sono "umilianti" e se lo statuto preparato da Giuseppe Conte è "seicentesco", quello proposto dal garante e' "medievale".
"Ha chiesto più che una diarchia politica" "Ha chiesto più che una diarchia politica - aggiunge Conte -. Quando viene chiesta la rappresentanza internazionale, il coordinamento della comunicazione, di condividere tutte le scelte degli organi politici - vice-presidenti, componenti dei comitati, ecc. - quando finanche viene chiesto di poter concordare, e quindi autorizzare, addirittura i contratti allo staff di segreteria io credo che sia più di una diarchia, ed è umiliante".